Podcast, stories e immagini per raccontare l’impegno dell’azienda attraverso la voce degli stakeholder
Ridurre l’impronta ambientale, utilizzare energie rinnovabili, combattere lo spreco alimentare, sostenere i dipendenti attraverso iniziative dedicate, gestire al meglio i rifiuti, rispettare e incentivare il benessere animale: queste le sfide del bilancio di sostenibilità 2020 di Camst group, in linea con gli SDGs dell’Agenda 2030, che quest’anno prende vita anche informato digitale con contenuti testuali, fotografici, video e podcast che raccontano l’impegno dell’azienda sulle politiche di sostenibilità in un periodo difficile come quello segnato dall’emergenza da Covid-19.
Il 2020 è stato l’anno dell’esplosione della pandemia, l’emergenza sanitaria ci ha tenuto lontani dagli spazi della conoscenza, della cultura, del sapere: luoghi che sono rimasti quasi completamente deserti, come quelli della convivialità e della ristorazione. Perché cultura, istruzione e lavoro hanno molte cose in comune, a cominciare proprio dallo spazio.
E’ questo il tema dell’edizione 2020 del bilancio di sostenibilità dell’azienda raccontato attraverso una ricognizione fotografica a firma di una giovane fotografa, Marika Puicher, in alcuni luoghi del sapere e della cultura del nostro Paese e che sono anche luoghi di lavoro dell’azienda.
“Impegnarsi per essere sostenibili non è la moda del momento, è l’unica chance che abbiamo” – sottolinea Francesco Malaguti, presidente Camst group. “Nell’anno della pandemia abbiamo cercato di guardare al futuro con positività e impegno: abbiamo lavorato al nostro Piano Strategico per i prossimi 5 anni definendo le direttrici di sviluppo della nostra azienda, senza perdere di vista gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il bilancio di sostenibilità va proprio in questa direzione, concretizzare la nostra adesione agli obiettivi ambiziosi delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile. Per realizzare questo bilancio abbiamo promosso un lavoro corale e partecipato: questo è il modus operandi che ci guiderà negli anni a venire, tutti siamo coinvolti, tutti dobbiamo migliorare”.
Gli scatti fotografici – che hanno come protagonisti i dipendenti dell’azienda di ristorazione e di facility services – sono stati realizzati in sei città dei diversi territori dove opera l’azienda: a Bologna il Teatro Arena del Sole e Palazzo Re Enzo, a Ravenna l’Istituto Randi, a Bertinoro il Centro Universitario Fondazione Ce.U.B., a Parma l’Università e l’Auditorium Paganini, a Torino il Palalpitour e a Firenze la Fortezza da Basso.
La novità di questo approccio della comunicazione sui temi della sostenibilità riguarda anche il piano della relazione con gli stakeholder: per valorizzarne il ruolo è nato infatti il format delle stakeholder stories: brevi contributi video di clienti, associazioni e partner di Camst group che offrono il proprio punto di vista in merito alla gestione della ripartenza delle attività, pensando alla sostenibilità come leva competitiva, come occasione irrinunciabile per guardare al futuro e sostenerlo.
Spunti di riflessione più ampi sui diversi temi che hanno segnato il 2020 arrivano anche dai podcast: file audio prodotti da Camst con la collaborazione di testimonial esterni per offrire stimoli utili al dibattito su questioni prioritarie per l’azienda. Save the Children e la necessità di considerare la ristorazione scolastica come servizio universale e accessibile a tutti; Nativa B con il suo fondatore Eric Ezechieli e il tema della B-Corp e Andrea Segrè di Last Minute Market e lo spreco alimentare nell’intera filiera sono alcuni dei temi e delle voci coinvolte.
Questi podcast, insieme ad altri contenuti futuri, serviranno da stimolo per la discussione e per condividere il percorso consapevole di Camst verso un futuro sempre più sostenibile.
Il reportage fotografico che è stato utilizzato nell’impaginazione del report integrale del bilancio di sostenibilità 2020 è disponibile anche sul sito dedicato www.sostenibilita.camstgroup.com/