Pam Panorama, la storica insegna della grande distribuzione, presenta la flotta di pescherecci che salpa ogni notte per assicurare ai punti vendita Pam di tutto il territorio nazionale il rifornimento del miglior pesce fresco dell’alto Adriatico, garantendo non solo freschezza, ma anche varietà e territorialità.
In meno di 24 ore, il meglio della fauna ittica viene pescato, lavorato, appositamente conservato per assicurare sulla tavola un prodotto d’eccellenza. Il segreto di questa velocità è il processo di lavorazione cortissimo, concentrato, con delle tempistiche ottimizzate in ogni fase al fine di preservarne la qualità.
“La qualità di quello che i nostri clienti portano in tavola è la cosa più importante per noi e abbiamo sempre riservato la massima attenzione al reparto Pescheria.” – Dichiara Luca Migliolaro, Direttore Commerciale Freschi Freschissimi e Surgelati Pam Panorama – “Negli anni ’70 siamo stati tra i primi a introdurre nei supermercati il banco del pesce a servizio e, da allora, siamo cresciuti fino ad arrivare alla flotta di pescherecci che ci permette di dare ai nostri clienti ogni giorno il meglio di ciò che il mare ha da offrire. Il reparto pescheria rappresenta per noi il fiore all’occhiello, basti pensare che il pescato in Pam Panorama pesa il 46% sul totale del pesce proposto. Nell’ottica di un continuo miglioramento ed arricchimento dei nostri banchi stiamo lavorando per ampliare la nostra flotta anche nel mar Tirreno e sulle coste del Lazio. Un percorso che è oggi in fase di estensione a tutta la rete di punti vendita e, perché no, aprirci a nuove rotte”.
Il fattore umano è quello che, ovviamente, fa la differenza: l’esperienza dei pescatori e del personale altamente qualificato è l’elemento chiave che permette alla filiera corta di funzionare alla perfezione, garantendo la migliore qualità di un pesce che in 24 ore passa dal mare al banco del supermercato.
Il mare nel quale la flotta di Pam pesca è l’alto Adriatico, ricco dal punto di vista ecologico e faunistico, e il porto di partenza è quello di Chioggia, in provincia di Venezia. La flotta salpa prima dell’alba in direzione delle dighe, quella di Sottomarina e quella di Ca’ Roman, che segnano la bocca di porto di Chioggia. A bordo l’occhio esperto del comandante monitora gli strumenti per scorgere i banchi di pesci e decidere il momento migliore per calare le reti. I marinai si mettono all’opera e raccolgono il pescato in barca, lo selezionano in base alla qualità e ciò che supera l’attento controllo viene stipato in apposite cassette e ricoperto interamente di ghiaccio. Una volta rientrati in porto la materia prima passa dal centro di lavorazione dove sarà ulteriormente selezionata e conservata, fino alla sua veloce partenza verso i banchi pescheria di tutta Italia.
Le rotte sono calcolate con l’ausilio di sonar ed ecoscandagli per circoscrivere le zone in cui sono presenti banchi di pesce e molluschi. In questo modo viene non solo ottimizzato il tempo in mare, contribuendo alla filiera corta, ma viene anche rispettata la complessità ecologica e faunistica dell’Adriatico, un processo sicuro che si riflette nella bontà del pescato fresco.
Crostacei, molluschi, mitili, sogliole, triglie e pesce azzurro in gran quantità vengono pescati ogni giorno. E per essere più efficaci possibili i pescatori utilizzano diverse tecniche di pesca specifica.