I Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (Rac), nelle ultime settimane, hanno concentrato la propria azione anche sul monitoraggio del web per l’accertamento di violazioni delle norme a tutela delle indicazioni geografiche protette (Dop e Igp) e che disciplinano la corretta informazione del consumatore in relazione ai prodotti pubblicizzati sui siti internet aziendali. Sanzioni amministrative e diffide a carico di aziende agroalimentari che utilizzavano irregolarmente, nella pubblicizzazione su internet dei propri prodotti, evocazioni e riferimenti a denominazioni protette. Tra le condotte irregolari riscontrate la mancanza di autorizzazione dei relativi Consorzi di Tutela, la difformità dei prodotti rispetto a quanto previsto dai disciplinari di produzione e la violazione delle norme sulle pratiche leali d’informazione.
In particolare, riporta Adnkronos, nelle province di Alessandria e Cuneo, i titolari di 5 aziende vitivinicole sono stati sanzionati amministrativamente per aver pubblicizzato, sui propri siti internet, vini di varie tipologie non a denominazione di origine e riconducibili a prodotti da tavola, i quali riportavano la menzione degli uvaggi e dei vitigni in violazione della normativa di specialità; a Roma, il titolare di un caseificio, sul cui sito internet aziendale veniva pubblicizzata la propria produzione di caciocavallo “Silano” pur trovandosi fuori dalla zona di produzione del “Caciocavallo Silano Dop”, è stato diffidato ad apportare le opportune modifiche volte ad eliminare ogni riferimento al marchio tutelato; a Messina, il titolare di una distilleria è stato diffidato ad eliminare dal sito internet aziendale il riferimento all’utilizzo, per la produzione di vodka, delle varietà di grani antichi siciliani il cui approvvigionamento non è stato documentato.
E ancora a Siracusa il titolare di un liquorificio è stato diffidato ad eliminare dal proprio sito internet, nella pubblicità dei prodotti proposti, ogni riferimento alla denominazione “Arancia rossa di Sicilia Igp” per la mancanza di autorizzazione da parte del relativo Consorzio di Tutela mentre a Ragusa, il titolare di una ditta dolciaria, regolarmente iscritto tra i produttori del “Cioccolato di Modica Igp”, oltre ad essere sanzionato amministrativamente per la mancanza di un sistema idoneo a garantire la tracciabilità, è stato diffidato ad eliminare dal sito internet aziendale qualsiasi richiamo alla predetta indicazione geografica in relazione ad alcuni prodotti risultati non conformi al relativo disciplinare di produzione, quali “Fondente, Extra Fondente, al Latte “ e “Cioccolato Modicano”.