Il modo in cui produciamo, consumiamo, distribuiamo e sprechiamo il cibo ha un impatto diretto e allarmante sul Pianeta e sull’ambiente. L’insostenibilità dei sistemi alimentari globali traspare dai dati più recenti: se da un lato, solo nel 2020, sono state spinte in condizioni di insicurezza alimentare e costrette a soffrire la fame tra le 83 e le 132[1] milioni di persone in più, la percentuale di cibo perso e sprecato nelle fasi di trasporto, stoccaggio e lavorazione è attualmente pari al 13,8% a livello globale, per un valore complessivo di oltre 400 miliardi di dollari l’anno[2]. Considerato questo scenario, avviare in modo corale e sistematico un processo di cambiamento che vada incontro ai principi della sostenibilità appare quanto mai urgente. Di questo è convinta anche Ducati, come dimostra la sua scelta di aderire al progetto europeo SU-EATABLE LIFE, guidato da Fondazione Barilla e sviluppato con GREENAPES, la Wageningen University e l’associazione The Sustainable Restaurant Association.
Il progetto, finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, vuole ispirare le persone a compiere scelte alimentari quotidiane sane e sostenibili cominciando dai pasti consumati in mensa, con l’obiettivo a lungo termine di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e del risparmio idrico. Questo in virtù del fatto che i sistemi alimentari odierni hanno un impatto sull’ambiente deleterio: contribuiscono fino al 37%[3] delle emissioni di gas serra e al 92%[4] dell’impronta idrica dell’umanità, ovvero del consumo di acqua dolce.
Ecco perché l’esperienza e l’impegno di Ducati, che ha preso parte alla fase di sperimentazione del progetto SU-EATABLE LIFE scegliendo poi di adottarne in via definitiva i principi cardine, è stata raccontata come best practice nel corso di Food4Climate, una tavola rotonda sull’alimentazione sostenibile come strategia per mitigare i cambiamenti climatici organizzata dal consorzio di SU-EATABLE LIFE. L’evento si è svolto nell’ambito dell’iniziativa All4Climate – Italy 2021, format promosso dal Ministero della Transizione Ecologica.
A convincere Ducati ad adottare permanentemente nella propria mensa aziendale un menù sano e sostenibile sono stati gli ottimi risultati ottenuti durante i sei mesi di adesione alla fase sperimentale del progetto: è stato registrato infatti un risparmio netto di 0,26 kg di CO2 (impronta di carbonio) e di 186 litri di acqua (impronta idrica) per persona, ad ogni pasto. Un cambiamento concreto, pienamente in linea con gli obiettivi del progetto SU-EATABLE LIFE e con la strategia climatica europea, come ricorda il Prof. Riccardo Valentini, coordinatore del progetto e Professore Ordinario di Ecologia presso l’Università degli Studi della Tuscia: “L’obiettivo di SU-EATABLE LIFE è dimostrare che una dieta sostenibile apporta benefici tanto alla salute delle persone, quanto per l’ambiente. Se i risultati ottenuti in Ducati durante la fase sperimentale fossero replicati su scala europea considerando un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, l’approccio proposto potrebbe contribuire significativamente a raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre di almeno il 55% le emissioni di CO2 entro il 2030”.
Anche Claudio Domenicali, CEO Ducati, ha partecipato a Food4Climate, confermando l’impegno dell’azienda nei confronti del raggiungimento degli obiettivi dichiarati all’interno della propria Mission Ambientale: “Il progetto Su-Eatable Life ha rappresentato per noi di Ducati un’importante occasione di coinvolgimento e sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico, dandoci il modo di riflettere sul fatto che anche i comportamenti e le azioni quotidiane semplici, come la scelta di ciò che si mangia, possono contribuire in positivo alla tutela dell’ambiente. È nostra intenzione – ha dichiarato Domenicali –continuare a lavorare affinché i principi e le linee guida consolidati durante la sperimentazione del progetto, siano un approccio permanente presso la mensa aziendale e un riferimento per la vita quotidiana di ognuno di noi”.
Nel corso del meeting Food4Climate è intervenuto anche Angelo Salsi, dell’Agenzia CINEA (European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency), Head of Department D – Natural resources, climate, sustainable blue economy and clean energy, che ha messo a sua volta in risalto la validità dell’approccio adottato da SU-EATABLE LIFE: “Il progetto SU-EATABLE LIFE tocca ogni aspetto della nostra dieta e fornisce lezioni importanti e di valore per tutti. Tocca infatti direttamente la nostra vita quotidiana: quando ci sediamo a tavola, sia che mangiamo a casa, al ristorante o in mensa, noi possiamo influenzare il modo in cui il cambiamento climatico evolverà in futuro. Ogni tassello conta, in questo percorso”.