Il mondo del vino ha preso casa a Milano illuminando di incontri, eventi ed esperienze la città con la Milano Wine Week. Inaugurata il 2 ottobre con un brindisi di apertura – per il quarto anno consecutivo organizzato in collaborazione con Trentodoc – negli spazi di Palazzo Bovara e in contemporanea in 3 rooftop milanesi, fino al 10 ottobre l’evento coinvolgerà appassionati e operatori con un programma che quest’anno raddoppia le opportunità di incontro e presenta un’edizione più ricca che mai. Una manifestazione che rivoluziona il concetto stesso di evento vinicolo e permette alle aziende dell’intera filiera di dialogare con il target business – italiano e internazionale –, di avere contestualmente occasioni di formazione e di network, di costruire iniziative, di partecipare a progetti che rivoluzionano la comunicazione al pubblico.
“Un’edizione straordinaria – ha affermato Federico Gordini, alla conferenza di apertura di lunedì 4 ottobre nel cortile di Palazzo Bovara – che quest’anno porta a Milano oltre 300 eventi. Un calendario che vuole dare forza alla ripartenza del settore e lo fa con un’iniezione di energia e creatività. Un evento liquido e trasversale, che mette in contatto il mondo dell’enogastronomia con quello della moda, del design e dell’arte, e si annuncia come un grande parco di divertimenti per tutti gli amanti del vino e una grande opportunità per gli addetti ai lavori, che proprio al mese di ottobre riconoscono un ruolo strategico per le vendite del vino”.
Il mondo del vino riparte da Milano. Le nuove frontiere della promozione vinicola.
“Finalmente ripartiamo in presenza con i grandi appuntamenti del settore. Milano Wine Week – evidenzia il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio – fa da apripista con una manifestazione che si snoda in tutta la città con 10 Wine District dedicati e coinvolge anche il territorio circostante. Riaprire questa nuova stagione da quella che è la capitale della moda e del design caratterizzata da un respiro internazionale vuol dire rivolgere lo sguardo all’Europa e al resto del mondo. Nel post pandemia il Made in Italy vitivinicolo ha grandi prospettive di crescita come dimostrano anche i dati più recenti. Eventi con un approccio innovativo come questo non possono che fare bene al settore e promuovere ancora di più il turismo legato a uno dei nostri prodotti simbolo”.
La Milano Wine Week vuole lanciare un forte messaggio di ripresa, che non si esaurisce con i giorni della manifestazione, ma che vuole seminare una rete di incontri e contatti per un nuovo inizio. Ne hanno parlato alla conferenza di apertura voci autorevoli del settore, come Carlo Maria Ferro, Presidente ICE; Riccardo Crotti, Presidente di Confagricoltura Lombardia; Ettore Prandini, Presidente Nazionale Coldiretti; Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Federdoc e Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi, che ha dichiarato: ““Il vino torna protagonista di un grande evento in presenza dopo un anno e mezzo di degustazioni dietro uno schermo del computer. E torna protagonista in una città come Milano, motore instancabile di scambio e avanguardia nel nostro Paese. Milano è uno dei mercati più attivi nel settore enogastronomico, dove le enoteche si fanno luogo di incontro e di tendenza, dove le trattorie e i ristoranti propongono menù con contaminazioni da ogni parte d’Italia e del mondo. E proprio la filosofia della Milano Wine Week si fonda su globale e locale: la cultura internazionale del vino si dipana tra i quartieri cittadini attraverso tutti gli eventi diffusi, fulcro e cuore di una città che si fa metropoli senza dimenticarsi di essere composta da tante anime diverse. Il vino diventa quindi trait d’union, ci ricorda quanto sia arricchente la convivialità, l’incontro, lo stare insieme. Noi enologi siamo decisamente orgogliosi di poter stare dietro le quinte di questo meraviglioso mondo, regalando emozioni e sorrisi che sono mancati nei mesi bui che abbiamo passato. Prepariamo quindi i calici e riempiamoli di bellezza e stupore, in questa Milano Wine Week che si prospetta, come sempre, ricca di sorprese e di certezze”.
Vino come elemento identitario del territorio italiano, che va tutelato e rilanciato. “Il vino è il prodotto agroalimentare tricolore più esportato nel mondo grazie a un percorso che ha puntato sull’identità e sulla qualità, diventando un modello di riferimento per la crescita dell’intero Sistema Italia – sottolinea il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini -. Un successo che va tutelato anche rispetto ai tentativi di usurpare le nostre denominazioni più famose, come nel caso scandaloso del Prosek, il vino croato che ha fatto richiesta di riconoscimento a livello europeo, con un danno di immagine per il Prosecco. Ma per sostenere il trend di crescita del vino Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.
L’export del mondo del vino italiano: l’opportunità per i Consorzi secondo Federdoc
Dopo il grande risultato ottenuto nel 2020 dalle masterclass trasmesse in diretta da Milano per oltre 1000 operatori selezionati in 7 città tra Usa, Canada, Russia e Cina, nel 2021 sono ben 11 le città internazionali collegate alla Milano Wine Week 2021 che ospiteranno oltre 100 appuntamenti nel corso della manifestazione dedicati agli operatori di 7 mercati di fondamentale importanza per l’export (USA, Canada, UK, Russia, Cina, Giappone, Hong Kong). Un respiro internazionale che è una grande opportunità per le cantine, ma anche per i Consorzi di tutela presenti. “Per Federdoc è importante confermare la propria presenza nell’ambito di Milano Wine Week – sottolinea Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Federdoc – soprattutto perché il respiro sempre più internazionale della manifestazione è perfettamente in linea con quelle che sono le aspettative e le esigenze dei Consorzi. La partita del vino si gioca sempre più sulla capacità di performare sui vari mercati. La priorità è quella di ripartire, di ricominciare a promuovere le denominazioni, i territori, di riprendere i contatti in presenza. In tal senso Milano Wine Week è la prima manifestazione del settore che offre questa opportunità, ponendosi come una sorta di contenitore in grado di garantire sia incontri con pubblico e operatori nazionali che contatti diretti con player stranieri ai quali raccontare il mondo dei Vini a D.O. Ci convince la politica di internazionalizzazione attuata quest’anno da MWW, che si potenzia fino a raggiungere 11 città (Montreal, Toronto, New York, Chicago, Miami, Londra, Mosca, Shanghai, Shenzen, Tokyo, Hong Kong) in 7 mercati chiave per l’export vinicolo (Usa, Canada, Regno Unito, Russia, Cina, Hong Kong e Giappone). Una bella occasione per i Consorzi di tutela per entrare nuovamente in contatto con gli operatori che agiscono sui principali mercati mondiali”.
Il portale Digital Wine Week per il business
Questa è l’edizione della digitalizzazione, prova ne è la nuova App battezzata W (come Wine, ma anche come World, inclusiva di tutto ciò che ruota intorno al mondo del vino) tramite la quale sarà possibile creare un itinerario su misura dei propri interessi, pianificato nei dettagli e capace di interagire con i luoghi e gli eventi della manifestazione. Inoltre, grazie alla digitalizzazione di tutte le carte vino, Milano diverrà la prima città al mondo nella quale si potrà scegliere dove andare a cena in funzione dell’etichetta vinicola che si desidera consumare. E digitali saranno anche le masterclass in programma a Palazzo Bovara che potranno essere seguite in contemporanea in diretta, oppure on demand in un secondo momento su Digital Wine Week (https://milanowineweek.com/2.
loro direttamente attraverso la chat. Un’idea nata per la Milano Wine Week, destinata a durare nel tempo, danto vita a una vera e propria community del vino. Uno strumento di confronto e sinergia per la filiera, prima e dopo l’evento.
La promozione del territorio come risorsa.
Tra i tanti attori, anche i turisti saranno protagonisti della manifestazione. Tra i binomi della Milano Wine Week c’è infatti quello indissolubile tra vino e turismo. Milano, quindi, come HUB per il turismo enogastronomico con l’esclusiva iniziativa lanciata nel 2020 e che quest’anno viene rafforzata e implementata: i Wine Tour, percorsi e attività, rivolti al pubblico, alla scoperta della ricchezza di territori del vino a massimo due ore di distanza dal capoluogo lombardo con transfer in partenza dalla città. Il vino che fa del bene al turismo, quindi, come emerso tra i protagonisti della conferenza stampa di apertura.
Le novità: la Wine Boat, gli Infopoint e la collaborazione con Vini Buoni d’Italia
Sempre con l’obiettivo di dare la possibilità di vivere un’esperienza sul territorio, alla Milano Wine Week 2021 debutta una bellissima novità: la Wine Boat. Un’imbarcazione immatricolata con il numero 0002, che naviga nel nome della sostenibilità, grazie al motore elettrico. Un’esperienza che unisce cultura e degustazioni, con l’assaggio di quattro vini del Chianti e la scoperta dei navigli. Sono in programma dieci corse ogni weekend e due durante la settimana, per una durata di 55 minuti a tratta (costo 35 euro).
Altra innovativa iniziativa di questa edizione sono gli Infopoint, uno per ogni Wine District, per dare la possibilità al pubblico di comprendere meglio tutte le attività presenti nel quartiere e vivere le attività di engagement organizzate in collaborazione con Haier, il leader mondiale nel mercato dei grandi elettrodomestici, sponsor della manifestazione. Nei gazebi degli Infopoint, nei weekend in orario pomeridiano 14:30-18:30, i visitatori potranno seguire dei percorsi di avvicinamento al vino gratuiti. A guidarli un enologo che farà degustare i vini di un territorio del vino, in base al Wine District in cui si troverà. I Wine District, attivati tra alcuni dei quartieri più interessanti della città quest’anno saranno ben 10: il Franciacorta in zona Brera/Garibaldi/Solferino; il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti DOCG in Sempione/Arco della Pace; il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG a Porta Nuova/Gae Aulenti; il Consorzio Tutela Lugana DOC a Porta Romana; il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese in zona Eustachi/Plinio. E ancora le new entry 2021: il Brunello in Galleria – Brunello di Montalcino in Galleria Vittorio Emanuele; il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella a Marghera/Sanzio; il Consorzio Vino Chianti ai Navigli; il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo a Porta Venezia e InLiguria in zona Isola.
All’interno del Wine Business City – l’innovativo momento per il business appunto, una due giorni (3 e 4 ottobre) con oltre 800 etichette in degustazione di oltre 300 cantine – quest’anno per la prima volta, nasce anche una collaborazione con la guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club Italiano. Vini Buoni d’Italia sarà presente con il suo grande banco d’assaggio, con oltre 200 etichette selezionate da tutta Italia, che hanno ottenuto la corona.
Da segnare in calendario
Tra i tanti eventi in programma, da segnalare il ciclo di cene con i produttori e le cantine del Brunello di Montalcino District. Quindici produttori di Montalcino saranno i protagonisti delle cene gourmet in programma in sette ristoranti ricercati in Galleria Vittorio Emanuele e in piazza della Scala, con menù ad hoc abbinati al Brunello di Montalcino 2016 e al Brunello Riserva 2015.
Incontro formativo quello di Coravin che, nelle parole e nella conoscenza del suo fondatore Greg Lambrecht, presenterà Coravin Sparkling™, un innovativo sistema di conservazione dello spumante. Lo farà in occasione di tre masterclass: una per la stampa (sabato 9 ottobre alle 11:45), una per gli operatori (sabato 9 ottobre alle 16) e una dedicata al B2C (domenica 10 ottobre alle 16) a Palazzo Bovara.
Infine, Pasqua Vigneti e Cantine, tra i founding supporter di Milano Wine Week 2021: aprirà la settimana del vino milanese con una gigantesca opera immersiva site–specific che celebra temi cari alla cantina veronese come la creatività, il talento e il vino italiano. Con la direzione creativa del collettivo artistico NONE e realizzata in collaborazione con BASE Milano, l’opera dal titolo “Falling Dreams” offrirà un’esperienza sospesa tra sogno e realtà. L’inaugurazione dell’opera si terrà il 5 ottobre su invito e sarà aperta gratuitamente al pubblico dal 6 al 9 ottobre, dalle ore 18.00 alle ore 22.00.