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Dom. Dic 22nd, 2024

Uno studio di In a Bottle nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Italiani popolo di santi, poeti e navigatori, ma anche di esperti di alimentazione? Sebbene 6 su 10 si professino tali, il 46% ancora confonde le calorie con i grassi e solo un italiano su 3 (31%) conosce la differenza tra i diversi tipi di acqua. Quasi la metà (48%) confessa di consumare alcuni pasti frettolosamente durante la giornata, mentre addirittura il 24% ammette di saltare la prima colazione. Inoltre, soltanto il 17% conosce la giusta composizione dei nutrienti necessari per un pasto corretto, mentre solo il 22% ammette di sapere che bere acqua durante i pasti favorisce la digestione. Dagli esperti arrivano le 10 regole per mangiare in maniera sana ed equilibrata.

E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1.200 italiani – uomini e donni tra i 20 e i 55 anni – attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, forum e community, per verificare la loro cultura alimentare, e coinvolgendo un pool di 30 esperti tra nutrizionisti e dietologi per indicare gli errori da evitare e le regole da seguire per un corretto regime alimentare.

Quanto pensano di saperne gli italiani in tema di alimentazione? Oltre 6 italiani su 10 (62%) si ritengono informati sull’argomento, il 26% confessa di avere alcuni dubbi mentre solo il 12% ammette di essere disinformato in materia. Dove attingono le principali nozioni in ambito alimentare? Quasi la metà (48%) si rivolgono al “dottor Google” per definire il proprio regime alimentare, ricercando sui motori di ricerca le diete più in voga in ambito internazionale o quelle legate al periodo dell’anno. Solo il 31% si rivolge ad un nutrizionista, quello di fiducia o consigliato da amici, per sapere tutto ciò di cui si ha bisogno in ambito alimentare.

Mangiare in maniera corretta significa saper variare l’alimentazione facendo scelte che permettano di costruire uno stile alimentare completo ed equilibrato, in grado di portare benefici psicofisici in generale, diversificando i sapori, evitando la monotonia e al tempo stesso prevenendo squilibri nutrizionali. Tuttavia, in Italia c’è ancora chi (46%) fa confusione tra calorie e grassi, mentre appena il 17% è consapevole della giusta composizione dei nutrienti necessari in un pasto (fra carboidrati, proteine, frutta, lipidi, verdure e acqua). Nutrizionisti concordano nell’affermare che la conta delle calorie rappresenti il modo più sbagliato per perdere peso. Ciò che importa è, infatti, l’analisi qualitativa dell’alimento e, dunque, la lettura dell’etichetta per verificare la presenza e la relativa quantità di tutte le sostanze che compongono quel prodotto.

La vera spia della scarsa cultura alimentare che impera tra gli italiani si ha quando si parla di “terminologia”. Ben il 36% usa a cuor leggero termini senza conoscerne il significato. Ad esempio i carboidrati per un 25% sono unicamente la pasta mentre per il 19% sono i dolci. E il metabolismo? Per il 37% è “qualcosa che ti spinge a ingrassare”. A questo si aggiunge la conoscenza scarsa del concetto di dieta: per il 68% vuol dire semplicemente ridurre la quantità di cibo, mentre solo il 26% ritiene che sia un regime alimentare che va variato e abbinato a uno stile di vita sano e corretto. “Dieta vuole dire riorganizzazione alimentare, non ha significato di privazione – sottolinea il nutrizionista Maurizio Fiocca – La dieta è un aspetto tecnico, elaborato con degli alimenti. L’errore fondamentale è quello di aggiungere piccoli sgarri che si pensa non facciano nulla, ma che invece hanno un risvolto negativo”.

In molti (64%) ammettono di scegliere cosa mangiare in base ai propri gusti personali, tralasciando altri fattori. Esperti e nutrizionisti sottolineano come le scelte alimentari non debbano essere guidate solo dal gusto, ma anche dall’interazione tra le caratteristiche organolettiche degli alimenti ed elementi fisiologici (età, sesso, stato di salute, peso, fattori biologici e ormonali, genetica), ed ambientali (tradizione, potere d’acquisto, disponibilità di alimenti, prossimità e raggiungibilità dei punti vendita).

Cosa si fa quando si vuole perdere peso? Il 24% confessa di rinunciare alla colazione per dimagrire, mentre altri preferiscono mangiare poco a pranzo (21%). Niente di più sbagliato: infatti saltare i pasti non agevola il dimagrimento ma incide negativamente sulla concentrazione di zuccheri ed energia nel corpo. Altro errore che si commette è quello di consumare durante il giorno cibi molto elaborati (29%) per recuperare i pasti saltati. Altro errore: gli esperti consigliano di dosare tutti gli alimenti così da rispettare le reali necessità dell’organismo. “Uno dei principali errori che facciamo tutti quanti è quello di consumare cibi troppo elaborati – afferma il dottor Maurizio Fioccal’alimentazione legata a cibi troppo elaborati può favorire una serie di malattie cardiovascolari e diabetiche: ad essi vanno preferiti alimenti semplici come frutta, verdura, legumi, pasta, pane, carne pesce.”

Anche in idratazione gli italiani si scoprono poco attenti. Oltre la metà (51%) sceglie l’acqua giusta da bere in base al prezzo, mentre solo il 32% lo fa leggendo l’etichetta per scoprire alcune voci essenziali come residuo fisso, pH e presenza di minerali. Stando all’acqua, in linea generale vige solo l’idea sommaria che “c’è quella minerale e quella di rubinetto (51%), mentre solo un italiano su 3 (31%) conosce la differenza tra acqua minerale e oligominerale. Parlando di residuo fisso, il 38% ignora cosa sia e il 26% ritiene si tratti di sostanze nocive da evitare.

Quando bere acqua? La maggioranza (59%) beve solo quando avverte lo stimolo della sete, mentre il 34% ammette di idratarsi costantemente durante la giornata per raggiungere la dose giornaliera consigliata di circa 2 litri al giorno. Un altro errore riguarda il consumare bevande zuccherate quando si ha sete (42%).Per cercare di bere di più e con più gusto è possibile durante il giorno consumare the, tisane e bevande senza zucchero – aggiunge il dottor Fiocca – Due, tre al giorno equivalgono a 700gr di acqua”. Altro dilemma riguarda il consumo di acqua durante i pasti: solo il 22% lo fa, mentre quasi la metà (41%) preferisce bere prima di cominciare il pasto per sentirsi sazi e quindi mangiare meno. “Molti ritengono sia un errore bere acqua durante i pasti, ma ciò non è vero – puntualizza il dottor Fiocca – la maggior parte delle reazioni del nostro organismo stomaco avvengono in acqua. Avere la giusta quantità di acqua nello stomaco favorisce la produzione di acido cloridrico e di conseguenza una buona digestione”.

Corretta alimentazione, 10 regole da seguire

  1. Quantità: scegli quantità adeguate (porzioni) di alimenti appartenenti a tutti i diversi gruppi.
  2. Varietà: consuma, all’interno dello stesso gruppo e/o sottogruppo, tutte le diverse tipologie di alimenti, alternandoli durante i vari pasti della giornata.
  3. Tempo: evita di stare a digiuno a lungo. Quando passa troppo tempo tra un pasto e l’altro, anche se non ce ne accorgiamo, si abbassa molto l’attenzione e la capacità di concentrazione. È consigliato spezzare il digiuno anche mediante piccoli spuntini non impegnativi.
  4. Velocità: evita la fretta, ad esempio mangiando sulla scrivania davanti al pc. Approfitta per fare una pausa vera. Mangiare velocemente induce a consumare di più nel corso della giornata, aumentando il rischio di eccesso di peso. Invece chi mangia a tavola o in un posto dedicato ha più coscienza degli alimenti che ha mangiato.
  5. Più verdura e meno carne: aumenta la varietà e la quantità degli alimenti di origine vegetale. Abituati a consumare anche più tipi di verdura e frutta nello stesso pasto e riduci il consumo di carne.
  6. Bere acqua: l’acqua è un’alleata preziosa per il nostro organismo e aiuta a mantenere le cellule idratate, permettendole di svolgere le funzioni vitali. È consigliata l’assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno. Inoltre, bere acqua durante i pasti favorisce il metabolismo.
  7. Fuori casa: fai attenzione alle quantità consumate quando mangi fuori casa.
  8. Prima colazione: fai tutti i giorni un’adeguata prima colazione.
  9. Cena: per riposare adeguatamente la notte è importante la sera non esagerare con porzioni, sughi e condimenti. Inoltre, se hai consumato carboidrati a pranzo è il caso di evitarli a cena.
  10. Diversificazione: diversifica le scelte alimentari. La monotonia nella selezione di cibi può comportare anche il rischio di ingerire ripetutamente sostanze indesiderate.

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