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Sab. Dic 21st, 2024

In occasione del World Pasta Day, che ogni anno il 25 ottobre celebra il piatto della tradizione italiana a livello internazionale, InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, ha realizzato un’indagine su oltre 1.500 lavoratori iscritti in piattaforma, per approfondire abitudini e curiosità sulla pausa pranzo e su come la vivono i lavoratori italiani.

Relax assoluto o attività fisica; pranzo a casa o “schiscetta in ufficio”; da soli o in compagnia: tanti i modi di occupare questa ora che spezza la giornata lavorativa, ma quando si parla di cibo la pasta ottiene un plebiscito!

In primo luogo, InfoJobs ha indagato se e come l’introduzione massiccia dello smart working abbia cambiato il modo di gestire la pausa pranzo. Per la maggioranza degli italiani (63,8%) non si registrano cambiamenti (almeno) nella routine di questa parte della giornata, mentre un 12,2% segnala come il lavoro agile abbia varcato i confini della vita privata e riempito di incombenze ogni momento, compreso questo. Di contro, c’è chi invece dello smart working ha apprezzato la possibilità di scegliere un orario di stacco diverso da quello “fisso” (10,7%) o di “dare gas” ai fornelli e evitare finalmente i temuti “avanzi della sera prima” (8%) o ancora (5,3%) di approfittarne per dedicarsi a un po’ di sport o alle proprie passioni.

Quello che non cambia, è che gli italiani possono rinunciare alla pausa, ma non al pranzo! Il 44,7% pensa in primis a staccare e mangiare con calma, godendosi un po’ di relax prima di tornare al lavoro. Anche i workaholic (23,8%) chini sul fatturato non rinunciano a mangiare qualcosa di pratico e veloce; stesso discorso per chi non si stacca dal pc e ne approfitta per organizzare impegni personali e familiari (22,2%).

Da soli o in compagnia? A fronte di un 37,7% che vuole rigenerarsi con un momento tutto per sé, per la maggior parte degli italiani pranzo (e pausa pranzo) è sinonimo di convivialità. Il 37,8% preferisce la compagnia di colleghi o amici mentre il 24,5%, per piacere o praticità, torna a casa, in famiglia.

Ma cosa si mangia in pausa pranzo? Il mondo si divide tra i sostenitori della “schiscetta” e quelli che invece preferiscono essere “serviti e riveriti” al ristorante. In particolare, chi si prepara il pranzo con le sue mani predilige la pasta (25,3%) o comunque un piatto unico che la comprenda e che apporti tutti i nutrienti (22,6%); segue a ruota il classico “panino” (21,3%) accompagnato magari da un frutto o da uno snack. Insalatona (10,2%) e proteine (4,8%) rimangono una scelta residuale, come quella di chi, piuttosto che prepararsi qualcosa da solo, preferisce saltare il pasto (10%).

Chi invece opta per bar e ristoranti, preferisce piatti più ricchi e complessi, difficili da riprodurre a casa propria. Come ad esempio il tradizionale pasto completo “primo, secondo, contorno e caffè”per il 34,7%, seguito da tutto ciò che non si può (o non si sa) cucinare a casa (32,5%). In questa direzione vanno anche le preferenze per hamburger e patatine (17,8%), sushi (12%) o comunque cucina etnica in generale (3%).

Cucinata da sé o da altri, la pasta sembra essere il piatto perfetto per il pranzo per il 78,8% degli intervistati, perché veloce da preparare e talmente versatile da non stancare mai. Ed è una vera abitudine per la maggior parte dei lavoratori, che la scelgono ogni giorno (42,6%), mentre il 32,4% la vede come un’opzione da concedersi ogni tanto e il 17,5% la preferisce nel weekend probabilmente per dedicarsi a pieno alla degustazione del proprio piatto preferito. Una piccola ma interessante percentuale (7,5%) evidenzia anche l’entrata nei menu degli italiani di pasta senza glutine e/o di farine particolari come legumi o di grano più o meno raffinato.

Infine, la pasta continua a rappresentare il meglio della nostra cucina. Il 66% degli intervistati, qualora ospitasse a pranzo un collega straniero, consiglierebbe proprio la pasta come prima scelta e la pizza come seconda opzione (25%). Italianità allo stato puro!

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