Cresce il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia anche nel mese di agosto. Infatti, la raccolta pubblicitaria dei primi otto mesi registra un buon +21,3%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo gennaio – agosto si attesta a +21,9%.
“Con il mese di agosto il mercato pubblicitario torna agli stessi valori del 2019, +0,1% sul periodo gennaio-agosto 2019. È stato recuperato completamente quanto perso nei primi otto mesi del 2020. Anche se il mese di agosto è poco significativo dobbiamo ricordare che il confronto falsato con il 2020 continua: le finali di champions league – evento interessante come sempre per la nostra industry – si sono tenute tra il 15 ed il 23 di agosto dello scorso anno, contribuendo alla ripresa vista in estate 2020, poi dimostratasi effimera. Il segno negativo del mese di agosto (-0,1%) è dovuto principalmente a questo. Nei prossimi mesi continuerà sicuramente il recupero come previsto da più parti”, afferma Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen.
I dati di Nielsen relativi ai primi 8 mesi dell’anno certificano per il Food una crescita del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, che arriva quasi a duplicare (+24,9%) nel caso del Beverage.
“L’andamento positivo del 2021 – avverte Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen al ilSussidiario.it – per questi due settori, come del resto per tutto il mercato, è falsato dal confronto con il periodo critico passato nel 2020. Food & Beverage sono insomma in crescita, ma non hanno ancora recuperato quanto perso nel 2020, anno in cui gli Alimentari hanno ceduto il 5,8% e le Bevande/Alcoolici hanno lasciato sul terreno il 3,2% rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid”.
Inoltre va considerato che su questa ripresa ha certamente giocato l’influenza di due eventi sportivi di portata internazionale come i Campionati Europei di Calcio e i Giochi Olimpici che tradizionalmente rappresentano un boost per la spesa in pubblicità.
I prossimi mesi costituiranno un banco di prova significativo per capire quale sarà la direzione che prenderà il mercato in generale e la food industry in particolare in tema di advertising. Le premesse comunque lasciano intravedere buone prospettive: “Possiamo prevedere che la crescita incassata finora possa considerarsi consolidata e che nel 2022 i due settori continueranno nel loro sentiero di crescita recuperando il gap con il 2019”, conclude Dal Sasso.