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Sab. Dic 21st, 2024

Sono sempre più gli italiani che scelgono il biologico: 23 milioni le famiglie che consumano prodotti alimentari bio (+10 milioni rispetto al 2012) (Fonte: Nomisma per Osservatorio SANA 2021). Gli acquisti di prodotti bio continuano a crescere, sia sul mercato interno (4,5 miliardi di euro, +234% rispetto al 2008) che in quelli internazionali: 2,9 miliardi di euro il valore dell’export bio italiano sui mercati esteri (+671% rispetto al 2008).

Fonte: Nomisma per Osservatorio SANA 2021-Agenzia ICE.

Il 2021 ha consolidato i già positivi risultati del 2020, con un’ulteriore crescita del 5% in un solo anno. Le performance più brillanti riguardano le vendite online veicolate dalla grande distribuzione: nel 2021 tale canale ha raggiunto una dimensione pari a 75 milioni di euro, segnando una crescita del 67% in un solo anno – ulteriore balzo che non fa che confermare lo sprint registrato ai tempi del lockdown.

Fonte: Nomisma per Osservatorio SANA 2021 in collaborazione con Nielsen.

L’incremento degli acquisti on line è certamente collegato alle nuove abitudini digitali degli italiani accelerate in tempo di pandemia con una progressione che ancora oggi vede una conferma.

Le vendite bio nell’e-grocery sono infatti cresciute del +214% durante il periodo di lockdown (rispetto allo stesso periodo 2019). Le compere online da parte degli italiani sono state certamente spinte dalle limitazioni imposte dall’Esecutivo e dalla ricerca di maggiore sicurezza nei periodi peggiori della pandemia, ma hanno visto un consolidamento negli stili di acquisto delle famiglie nonostante le progressive riaperture. Tra maggio e agosto 2020 e vendite di alimentari bio hanno continuato a correre (+182%, rispetto allo stesso periodo 2019) fino alla conferma registrata nel 2021 (+67% – Fonte: Nomisma su dati Trade*Mis).

L’aumento dei consumi bio, la crescente attenzione degli italiani verso i temi di salute e sostenibilità e le nuove opportunità derivanti dalle politiche europee rivelano una sfida che le aziende del mondo biologico devono riuscire a cogliere.

È proprio in questo contesto che FederBio Servizi e Nomisma Digital hanno deciso di mettere insieme le forze per sostenere l’intero settore biologico italiano nell’affrontare questa opportunità e di lanciare il progetto e-BIO, una piattaforma di servizi in grado di rispondere a 360° alle esigenze di sviluppo degli strumenti e delle strategie di e-commerce delle aziende biologiche.

Il settore del biologico ha infatti delle specificità che vanno tenute presenti se si vogliono cogliere appieno le opportunità che oggi sono presenti sul canale eCommerce e che possono essere intercettate pienamente solo avendo una approfondita conoscenza del prodotto, del mercato, del consumatore e del processo di vendita online. È per questo motivo che FederBio Servizi e Nomisma Digital hanno voluto creare un hub di competenze di eccellenza che siano in grado di affiancare le aziende biologiche nella realizzazione e sviluppo di piattaforme di e-commerce in modo da garantire il successo del progetto e l’ottimizzazione degli investimenti.

Supportare il sistema agroalimentare italiano e tutti i suoi attori per cogliere a pieno le opportunità di sviluppo delle produzioni biologiche è la nostra mission. In questo, l’eCommerce dei prodotti bio e la crescita esponenziale della domanda e delle aspettative dei consumatori, rappresenta una sfida nella sfida, probabilmente una delle più interessanti che abbiamo davanti”, commenta Nicola Stanzani, direttore di FederBio Servizi.

“L’emergenza Covid ha imposto nuovi paradigmi. Certamente il forte impatto sui processi di digitalizzazione dei comportamenti, dei processi d’acquisto dei clienti e dei modelli di business delle aziende è uno dei fattori di maggiore portata. Anche per il bio il canale e-commerce diventa un asset sempre più strategico: il trend positivo continuerà anche nei prossimi anni considerata la progressiva crescita degli acquirenti on line e le caratteristiche del profilo del consumatore bio. La transizione digitale delle imprese agroalimentari diventa così un asset imprescindibile” commenta Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence Nomisma.

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