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Lun. Dic 23rd, 2024
Corrado CagnolaCorrado CCorrado Cagnolaagnola

Con l’apertura del ristorante di Verona in Piazza delle Erbe, KFC – Kentucky Fried Chicken – gruppo da sempre impegnato nei temi della diversity & inclusion – raggiunge il traguardo dei 50 ristoranti in Italia, distribuiti in 13 regioni dal Friuli alla Sicilia. La crescita nel nostro Paese dell’azienda leader mondiale del pollo fritto, fondata oltre 75 anni fa dal Colonnello Harland Sanders e arrivata in Italia nel 2014, è proseguita negli ultimi due anni, malgrado la crisi pandemica, grazie alla solidità del sistema KFC e dei suoi franchisee, imprenditori che gestiscono in franchising i ristoranti del brand.

Sono oltre 1000 i posti di lavoro creati in questi anni da KFC in Italia, con una presenza femminile pari al 53%. E 10 milioni i clienti che, secondo le proiezioni a fine 2021, apprezzeranno quest’anno il pollo fritto preparato ogni giorno a mano nelle cucine dai cuochi KFC, con le ricette inimitabili come l’Original Recipe inventata dallo stesso Colonnello Sanders e ancora oggi tenuta segreta.

Quello raggiunto oggi è un risultato importante per noi, soprattutto in questo momento storico – afferma Corrado Cagnola, Amministratore Delegato di KFC ItaliaAbbiamo affrontato l’ultimo anno e mezzo con energia, riuscendo non solo a mantenere aperti tutti i nostri ristoranti ma ad inaugurarne di nuovi: oggi abbiamo il 40% di ristoranti in più sul territorio rispetto al 2019. L’Italia è il mercato europeo con il più alto potenziale di crescita, le persone apprezzano molto il nostro prodotto e l’esperienza nei ristoranti KFC. Il cinquantesimo ristorante in Italia è un traguardo ma soprattutto la base da cui partire per accelerare ulteriormente lo sviluppo nei prossimi anni– aggiunge Cagnola – L’obiettivo nel 2022 è di oltre 20 nuove aperture. Avremo un’attenzione particolare allo sviluppo dei ristoranti con la corsia drive thru, che consente di ordinare senza scendere dall’auto, una modalità facile e molto apprezzata dai clienti, e alle aperture nei centri urbani, per le quali abbiamo progettato e realizzato format dedicati. I nostri ristoranti si inseriscono perfettamente nei contesti in cui operano, contribuendo spesso a valorizzare le aree o gli edifici che li ospitano, come dimostra ad esempio la nostra presenza a Milano, a Catania e a Verona. E con la qualità del nostro pollo, dovunque arrivi KFC arricchisce l’offerta di ristorazione con una proposta unica e distintiva”.

Sempre più vicini ai clienti con esperienze multichannel

Il pubblico di KFC è esigente: verso il prodotto, che deve essere gustoso e di qualità, e verso l’esperienza. Le persone, e i giovani in particolare, vogliono stare in un ambiente che gli rassomigli e trovano nei ristoranti KFC il contesto che cercano: inclusivo, aperto a tutti, dove è possibile condividere in amicizia il piacere di una pausa di gusto, in ambienti accoglienti e moderni.

L’uso della tecnologia oggi permea la vita di tutti ed è una parte fondamentale anche dell’esperienza di consumo. Nei ristoranti KFC i clienti sperimentano la dimensione multichannel che inizia nella sala, con i chioschi per l’ordinazione in autonomia, e li accompagna nei diversi momenti della giornata grazie alla app, che consente di trovare il ristorante più vicino, di ordinare e ritirare quando si vuole col servizio click and collect, di scoprire le offerte del Colonnello – spiega Paolo Toffano, Head of of Marketing and Communications di KFC Italia Con la app realizziamo oggi il 12% delle nostre transazioni, mentre i canali del take away e della delivery, che sono stati preziosi durante i mesi più difficili della pandemia, sono rimasti importanti e vengono molto utilizzati dai clienti, che apprezzano la molteplicità e la versatilità dei nostri servizi.”

La relazione con i clienti, e fra questi in particolare Millennials e GenZ che costituiscono il pubblico principale di KFC, passa anche attraverso l’attenzione ai loro valori di riferimento, fra i quali soprattutto il rispetto delle specificità di ciascuna persona e l’inclusione. Valori che sono già nella natura di KFC: “everyone has a place at my bucket (c’è spazio per chiunque intorno al bucket)” diceva infatti il Colonnello Sanders, fondatore di Kentucky Fried Chicken oltre 75 anni fa, e da sempre il brand è stato aggregatore di diversità e accogliente verso chiunque.

Gruppo da sempre impegnato nei temi della diversity & inclusion

Paolo Toffano
Paolo Toffano

Il pollo è il piatto che più di tutti unisce le cucine del mondo, lo fa accogliendo ogni diversità e originalità. E noi crediamo da sempre nel valore delle persone e vogliamo avere un ruolo concreto nella diffusione di una cultura inclusiva nella società, diventando un punto di riferimento sui temi della diversity & inclusion spiega Paolo Toffano – Abbiamo iniziato con uno degli strumenti che i brand hanno a disposizione, la comunicazione, realizzando la campagna Chicken United: non solo un’attività di advertising ma una vera piattaforma per parlare in modo esplicito di diversity & inclusion . Ci rivolgiamo non solo a chi è direttamente coinvolto da questi temi ma a chiunque ci segua, perché accoglienza e inclusione sono impegni che riguardano tutti”.

L’irresistibile pollo fritto del Colonnello: squisito da gustare, e da donare!

Il prodotto rimane l’elemento centrale dell’esperienza da KFC. Qualità e gusto derivano dalla materia prima, che proviene da fornitori europei certificati, e dalla cura con cui il pollo viene preparato ogni giorno a mano dai cuochi KFC nelle cucine dei ristoranti. Le ricette, a cominciare dalla famosa Original Recipe inventata dal Colonnello Sanders, un mix ancora oggi segreto di undici erbe e spezie mescolato alla panatura del pollo, fino alle Hot Wings, alette di pollo fritto piccanti, oppure ai panini unici come il Colonel’s Burger e il Kiss Burger, sono ciò che rende inimitabile il pollo fritto di Kentucky Fried Chicken.

Il pollo KFC è squisito non solo da gustare ma anche da donare. Kentucky Fried Chicken è infatti attiva contro lo spreco alimentare: dal 2017 i ristoranti del brand in Italia raccolgono e donano le eccedenze alimentari a strutture che aiutano le persone in difficoltà sul territorio, grazie alla partnership con la Fondazione Banco Alimentare.

Abbiamo donato 46.000 pasti in 4 anni con il nostro Progetto Harvest,che oggi impegna il 40% dei nostri ristoranti e che arriverà a coinvolgere tutta la nostra rete in Italia – conclude Corrado CagnolaSiamo stati i primi in Italia, fra le aziende della ristorazione veloce, a intraprendere un’iniziativa strutturata di recupero e donazione delle eccedenze alimentari. Ancora oggi KFC è l’unico brand del settore a portare avanti un progetto continuativo di questo tipo e le nostre persone nei ristoranti sono le prime ad essere entusiaste del progetto: è soprattutto al loro impegno quotidiano che si deve il successo dell’iniziativa”.

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