Qual è l’ingrediente segreto che fa della cucina dell’Alto Adige una tra la più stellata d’Italia? Con il docufilm “Cucina ad alta quota” Rai Documentari prova a rispondere attraverso un minuzioso racconto del territorio della provincia più settentrionale d’Italia. Una terra di mezzo che risente dell’influenza di un mix di culture, ladina, tedesca, viennese e italiana. Un viaggio tra Bolzano, Merano, Alta Badia e Alta Pusteria, una terra di montagne, di confine, inclusiva. La genuinità di questo territorio rispecchia quella delle sue materie prime, che in un continuo incrocio di prodotti e lavorazione sono destinate a diventare dei piatti stellati.
In “Cucina ad alta quota”, una coproduzione Rai Documentari e Rai Com in collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano e Rai-Sede di Bolzano, scritto da Martina Proietti per la regia di Michele Melani, cinque chef di caratura internazionale – Norbert Niederkofler, Anna Matscher, Heinrich Schneider, Nicola Laera, Chris Oberhammer – si alternano nel racconto attraverso un intreccio narrativo per immagini che mette in scena il rapporto viscerale e mai perduto tra la terra e la cucina ricercata e premiata che propongono nei loro ristoranti. Una cucina di montagna, una filosofia, una scalata continua verso la vetta. Ognuno porta la sua materia prima, la sua cucina e la sua storia personale.
Filo conduttore del docufilm sono proprio le materie prime scelte da ogni personaggio, il vero collante narrativo. Ognuno di loro racconta la propria storia personale attraverso scene di vita e personaggi secondari che ci aiuteranno ad incorniciare lo chef, la sua storia, la sua personalità. Questo documentario è anche il grande racconto della loro avventura costellata di difficoltà e successi, attraverso la cucina, che sarà il modo per raccontare questa terra. Una rivoluzione vera e propria quella compiuta da questi chef, che hanno deciso di sconvolgere i classici canoni della cucina stellata per dedicarsi completamente al frutto della loro terra, materie prime a km zero e il rilancio di una agricoltura che sembrava ormai sparita in alcune parti dell’Alto Adige, a favore della protezione totale della biodiversità del territorio. Cercando di avvicinarsi sempre di più alla vera cucina di montagna, una montagna che influenza non solo i piatti ma forgia anche i caratteri degli chef.
A guidarci in questo viaggio, la giornalista gastronomica Maddalena Fossati Dondero, già direttrice de “La cucina italiana” rivista di settore e conduttrice tv, che punteggerà il racconto commentando la cucina, i piatti, raccontandoci anche aneddoti sugli chef e sull’Alto Adige.
Nella seconda parte di Mompracem, insieme a Barbara Gubellini, andremo alla scoperta del cibo del futuro per capire quali cibi prenderanno il posto della carne, come vengono realizzati per contrastare il cambiamento climatico e le emissioni di CO2.
Spazio poi alla rubrica dedicata alle Guerriere Verdi, questa settimana la protagonista è la ex modella svedese e conduttrice tv Malin Persson che ha deciso di fare della sostenibilità il suo stile di vita, scrivendo con sua sorella chef crudista, un libro in cui racconta l’importanza di recuperare i prodotti della terra dimenticati.