La nipote di Francesco Amadori, l’imprenditore avicolo noto in tv per il claim ‘Parola di Francesco Amadori’, è stata licenziata dall’azienda cooperativa che porta il nome del nonno.
A dare la notizia, ripresa da Ansa.it, è l’edizione di Cesena, dove ha sede l’azienda, del Resto del Carlino.
Francesca Amadori era la responsabile della comunicazione del gruppo. Da quanto si apprende, da tempo i rapporti tra le parti erano tesi e martedì mattina è stato consegnato alla nipote l’avviso dell’interruzione del rapporto di lavoro con effetto immediato.
Il consorzio operativo Gesco del gruppo Amadori ha confermato la conclusione del rapporto lavorativo “per motivazioni coerenti e rispettose dei principi e delle regole aziendali”, specificando che “tali regole sono valide per tutti i dipendenti senza distinzione alcuna”. Le motivazioni ancora non sono note.
L’episodio ha portato alla convocazione dell’assemblea dei soci di Romagna Iniziative, consorzio che raggruppa le principali realtà industriali della Romagna. Dopo aver spiegato la situazione, i soci hanno ringraziato Francesca Amadori per il suo ruolo, chiedendole di rimanere al suo posto. Da tempo circolavano voci su una possibile rottura professionale tra la donna e il gruppo gestito dalla famiglia. Il padre di Francesca, Flavio, ne è presidente.
AMADORI
Amadori è un’azienda fondata nel 1969 dai fratelli Francesco e Arnaldo Amadori a San Vittore di Cesena. Oggi Amadori è una delle maggiori aziende agroalimentari in Italia, specializzata nel settore avicolo. Amadori gestisce direttamente l’intera filiera integrata, ed è presente sul territorio nazionale con 6 incubatoi, 6 mangimifici, 6 stabilimenti di trasformazione alimentare (a Cesena, Mosciano Sant’Angelo, Santa Sofia, Cazzago San Martino, Monteriggioni, Controguerra), 19 tra filiali e agenzie, 3 piattaforme logistiche primarie, oltre 800 allevamenti e più di 7.800 collaboratori.