La pandemia, il lockdown e ora il caro energia. La ristorazione italiana è di nuovo in ginocchio con il rischio, mai così concreto, di non riuscire a rialzarsi più.
A ribadire l’urgenza della questione è l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto (ADG) che unendosi ai molteplici appelli del settore fa un’accorata richiesta alle Istituzioni affinché si prendano misure adeguate in merito agli aumenti con cui l’anno nuovo è iniziato.
A lanciare l’allarme sulla drammatica situazione è stato l’Ambasciatore del Gusto Simone Padoan: la spesa di fornitura elettrica relativa a un solo mese di attività nella sua pizzeria Ai Tigli di San Bonifacio (VR) ha superato i 4 mila euro. “Godetevi la ristorazione, perché a breve esisterà solo nei ricordi. I costi rendono proibitivi i prezzi” ha scritto sul suo canale social mostrando la bolletta ricevuta. La sua azione ha acceso i riflettori sul problema.
“A dicembre abbiamo gioito nel sapere che la Legge di Bilancio prevedeva dei fondi per il nostro settore. Ora però riceviamo bollette rincarate del +200%. È una condanna a morte” spiega il Segretario Generale di ADG Cesare Battisti, patron del Ratanà di Milano, che aggiunge: “Una criticità di tale portata era prevedibile tanto che sono mesi che sottoponiamo il tema ai vari tavoli governativi. Occorre, ora più che mai, risolvere questo problema in maniera strutturata. Non abbiamo bisogno di aiuti a pioggia o di elemosina, ma di leve – e gli strumenti europei possono esserlo – che ci aiutino a uscire da questo ‘pantano’. Serve anche la capacità di utilizzarle e metterle a frutto”.