Cambio al vertice italiano dell’associazione mondiale della gastronomia “Chaîne des Rôtisseurs”: a guidare il Bailliage nazionale sono stati chiamati due associati, entrambi veneti e appartenenti alla classe 1977. Si tratta del veneziano Enrico Spalazzi, nominato Presidente (Bailli Délégué), e del padovano Niccolò Gjonovic che lo supporterà in qualità di VicePresidente (Chancelier). Insieme a loro, il friulano Nicola Biasi, noto per essere stato premiato come miglior giovane enologo italiano under 40 nel 2020, ricoprendo il ruolo di Esperto di vini nazionale (Enchanson), il lombardo Giulio Arria, con il ruolo di Conseiller Gastronomique, e due nomi confermati dalla precedente squadra: Anna Accalai e Bruno Peloi, in qualità di Chargée de Missions e di Chargé de Presse rispettivamente.
“Sono davvero onorato di questa nomina. La cultura culinaria ed enologica italiana va promossa e condivisa, rispettandone le tradizioni e esaltandone le tantissime eccellenze. Ma non solo. L’arte della buona tavola è da sempre espressione di convivialità oltre che uno strumento prezioso che abbiamo a disposizione per dialogare con tutto il mondo. Credo che mai come in questo momento sia necessario ripartire proprio dalle persone e dalla voglia di stare insieme. Rendendo omaggio a chi ogni giorno con il proprio lavoro o la propria passione rende la cucina italiana il patrimonio più ricco che abbiamo” commenta il neopresidente Enrico Spalazzi.
La Chaîne des Rôtisseurs è un’associazione internazionale di enogastronomia, fondata in Francia nel 1248, abolita dalle leggi Napoleoniche e poi riformata nel 1950. Tra i co-fondatori della nuova Confrérie furono tre gastronomi, (Maurice-Edmond Sailland detto Curnonsky – uno dei più grandi nomi della gastronomia del ‘900 che, tra le altre cose, ha elevato la guida Michelin a punto di riferimento assoluto in Francia -, Auguste Bécart, e Jean Valby), e due professionisti della cucina (Louis Giraudon e Marcel Morin).
Oggi è presente in 75 Paesi e conta oltre 35 mila associati in tutto il mondo tra chef, sommelier, manager di sala, esperti e tanti appassionati. In Italia ci sono attualmente circa 1.000 soci.
Si fonda su due principi fondamentali: l’amore per l’enogastronomia, dunque i piaceri della tavola, e il valore dell’amicizia. Il suo operato è volto a diffondere e promuovere il binomio che da sempre lega l’eccellenza della buona cucina con il valore della convivialità. Registrata con Atto ufficiale al Tribunale di Parigi, l’ente è apartitico e apolitico, non ha scopi secondari o finalità di lucro, ma soltanto quello della divulgazione della cultura della gastronomia e del “bien vivre”.