La food e fashion blogger russa Veronika Belotserkovskaja rischia fino a 15 anni di carcere.
Come racconta il quotidiano La Stampa, la food blogger ha circa 900mila follower su Instagram e nelle scorse settimane ha ospitato alcuni post in cui criticava la Russia per quell’aggressione (e guerra) all’Ucraina e altri in cui invocava la pace.
E proprio per questo motivo, ora è stata incriminata dal Comitato di Indagine delle Federazione russa che l’ha iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di aver pubblicato via social “fake news dirette a screditare le forze armate russe”.
“Post che ora la giustizia russa qualifica come «diffusione di notizie palesemente menzognere sull’utilizzo delle forze armate russe nella distruzione di città e popolazione civile dell’Ucraina, bambini inclusi, nel corso della realizzazione dell’operazione militare speciale sul territorio del suddetto Stato”.
Suddetto Stato. Ovvero Ucraina. E il silenziamento di qualsiasi persona o organo di informazione che non si limiti a ripetere a pappagallo le veline pubblicate dal Cremlino è iniziato, dunque, da una influencer molto in voga su Instagram, quel social che è stato ufficialmente bandito dalla Russia (insieme a tutti gli altri che fanno parte del gruppo Meta, quindi Facebook e WhatsApp). Non è un caso: perché Putin teme i social che sono in grado di aprire i vasi di Pandora sulla verità di quella “operazione speciale” che lui non vuole chiamare guerra. E quindi parte da lì la sua battaglia per fermare la narrazione alternativa alla sua.