Ordino la cena, e quindi sono. Un tempo è stato internet, poi i social network adesso sono le app di delivery a conoscerci (sempre) meglio. Già: l’industria del cibo soffre di FOMO (Fear Of Missing Out, il terrore di non restare aggiornati sui succosi gossip del momento o non ricevere notifiche dagli amici), per questo cerca in tutti i modi di trovare nuovi media per fare pubblicità e marketing. E quali canali sceglie oggi? Le compagnie di food delivery. E’ quanto scrive Themillennials.
Sì, proprio loro. Piattaforme come Instacart, Deliveroo, JustEats etc. si sono trasformate da strumento a mezzo senza che ce ne accorgessimo. Ovviamente si fondano su modi tutti nuovi di relazionarsi con gli utenti, le strategie messe in atto vanno ben oltre la semplice commercializzazione dei prodotti, e i risultati sono tutti da scoprire.
L’aumento delle app di food delivery, registratosi negli ultimi anni, è un chiaro segnale del loro successo. E i dati non lasciano dubbi. Come si legge sul blog di Semrush, già nel 2015 il settore aveva visto una crescita degli investimenti di oltre 1 miliardo e mezzo di dollari; il 26% delle persone ordinava cibo online almeno una volta alla settimana, mentre il 24% lo faceva dalle due alle tre volte a settimana. A distanza di qualche anno i numeri sono schizzati in alto (complice anche la pandemia): Secondo i dati di Statista, nel 2021 le entrate nel mondo del food delivery si aggiravano intorno ai 28.486 milioni di dollari. La ricetta del successo è intuibile e molto semplice, le app soddisfano uno dei desideri più incontrollabili dell’era moderna: grazie a pochi semplici passaggi sullo smartphone fanno risparmiare tempo e fatica.
Crescita e successo portano inevitabilmente a un’alta competizione. I ristoratori, coffee shop, supermercati e piccola distribuzione indipendente fanno a gara per occupare le prime posizioni sulle app di food delivery. Essere in cima alla classifica vuol dire garantire un numero maggiore di vendite, per questo si cercano (e creano) sempre nuove strategie di vendita e marketing. Su internet si trovano tutta una serie di accorgimenti per essere notati più facilmente su Deliveroo oppure Uber Eats. Anzitutto si consiglia di offrire codici sconto mirati, creare una lista di contatti email a cui mandare una newsletter, oppure produrre contenuti video. Le possibilità sono molte, l’obiettivo uno solo: andare il più possibile in contro alle esigenze del consumatore, creando per lui un’esperienza di shopping unica e personalizzata. E c’è un ultima App che ha capito molto bene il concetto, si chiama Instacart.
La rivoluzione Instacart
Cosa è Instacart? È uno dei servizi di consegna di generi alimentari più grandi negli Stati Uniti. L’app di consegna collabora con la maggior parte dei supermercati americani, negozi specializzati e persino farmacie locali. Non solo, lavora anche con la distribuzione all’ingrosso, come Costco e BJ’s Wholesale. Attualmente è disponibile solo in USA e Canada, ma si spera che il progetto Instacart si allarghi anche all’Europa, perché la facilità con cui si può fare spesa è davvero sorprendente.
La parte più interessante del progetto Instacart riguarda (anche in questo caso) il settore marketing. Con il tempo l’applicazione è in grado di apprendere a quali prodotti è più probabile che ogni cliente sia interessato, partendo dai singoli ingredienti fino ai prodotti alimentari confezionati, per questo i contenuti sponsorizzati sono altamente precisi. Gli sforzi di Instacart per il 2022 si concentrano tutti sul comprendere e prevedere come i clienti reagiscono e interagiscono davanti alle inserzioni. L’obiettivo sarà ancora una volta quello di attirare nuovi fornitori. Curioso, vero? La prossima volta che acquistate una mela chiedetevi davvero perché lo state facendo.