Breaking
Dom. Nov 17th, 2024

È il 1962 quando Findus arriva in Italia, a Cisterna di Latina, nell’Agro Pontino, una terra vocata alla coltura di ortaggi i cui agricoltori, molti dei quali legati poi all’azienda da rapporti pluridecennali, avrebbero fornito una materia prima di altissima qualità, surgelata a pochi km dal campo. La nascita del brand risale invece al 1939, in Svezia, dove Findus, letteralmente contrazione di Frukt Industrin, “Industria della frutta” prende le mosse, originariamente specializzata in conserve alimentari ortofrutticole e in seguito pioniera del nuovo business dei surgelati.

I primi prodotti ad arrivare sul mercato sono vegetali come i Piselli e i Fagiolini Novelli Findus, seguiti dal Minestrone. Nel 1967 debuttano invece i Bastoncini, piccoli tranci di merluzzo avvolti in croccante pangrattato: la prima grande rivoluzione Findus nelle abitudini alimentari delle famiglie italiane. Decennio dopo decennio le vicende di Findus si legano a quelle della società, attraverso l’evoluzione di tendenze, gusti e modelli di consumo alimentare. Negli anni Findus ha lanciato marche, prodotti e spot che hanno instaurato un legame affettivo con le persone: da Capitan Findus e le sue mille avventure ai Sofficini, con il loro iconico Sorriso e Carletto, il bambino affamato che è in tutti noi, dai 4 Salti in Padella, con la nonna ai fornelli o la saga di quelli “buoni per davvero”, fino ad arrivare a Green Cuisine, con la sua proposta di alternative veg e la sua spinta al cambiamento. 

Oggi Findus è leader indiscusso del mercato dei surgelati coprendo una quota di mercato pari al 20%, con punte che superano il 50%, se si considerano i prodotti più consolidati, dal pesce ai vegetali*. È presente nelle case di 16 milioni di famiglie italiane, ha chiuso il 2020 con vendite per circa 700 milioni di euro in Italia e impiega tra lo stabilimento produttivo di Cisterna di Latina e la sede amministrativa di Roma più di 480 collaboratori.

Tra le iniziative in programma per festeggiare il sessantesimo compleanno una monografia edita da Mondadori ne ripercorre la storia e un sito – www.findus60anni.it – in cui i consumatori di ieri e di oggi potranno votare i prodotti preferiti del passato per poterli riportare in tavola. Al via, inoltre, anche un concorso per aggiudicarsi un set di piatti illustrati.

“Dietro ogni brand capace di attraversare il tempo c’è una somma di storie uniche e irripetibili. Attraverso questo libro abbiamo voluto ripercorrere la storia di Findus attraverso decenni di cambiamenti nelle abitudini alimentari e nello stile di vita degli italiani – dichiara Steven LibermannGeneral Manager Findus Italia – Lo scenario in cui il brand Findus è cresciuto fino a diventare sinonimo di alimenti surgelati è mutato profondamente nel corso degli anni. Allinearsi al cambiamento non è stata solo una necessità, ma anche una scelta consapevole, dettata dalla volontà di non perdere mai l’occasione per migliorare innovandosi. L’identità di Findus è rimasta sempre fedele a sé stessa, saldamente ancorata alla promessa di garantire ai consumatori solo il meglio, risolvendo con alimenti gustosi e nutrienti il complesso legame tra tradizione e innovazione.”

GLI ANNI 60: NELLE CASE ARRIVANO I FRIGORIFERI E FINDUS LANCIA MINESTRONE E BASTONCINI

L’Italia tra il 1952 e il 1970 è nel momento del miracolo economico, il reddito pro capite nel nostro Paese aumenta di oltre il 130%. Nelle case arrivano gli elettrodomestici e se nel 1958 solo il 13% degli Italiani possedeva un frigorifero, nel 1965 il quadruplo, il 55%. Nel 1962 Nestlé Alimentana acquisisce Findus dalla famiglia norvegese Throne Holst, che l’aveva fondata nel 1939. Nasce Findus International Ldt, che costituisce Findus SpA, con sede a Cisterna di Latina, nell’Agro Pontino, dove sorgerà un grande stabilimento per la surgelazione di prodotti. La prima produzione dello stabilimento di Cisterna è vegetale (Piselli e Fagiolini Novelli Findus, seguiti dal Minestrone), qualche anno dopo arrivano i Bastoncini (1967). Tocca poi aI Buongustai, prodotti della cucina tradizionale italiana (lasagne al forno, cannelloni e zuppa di pesce) e, l’anno dopo, agli Amburger di manzo. Nel 1969 Findus è la più grande industria di surgelati in Italia, con oltre 500 dipendenti e una capacitàproduttiva annua di 16.000 tonnellate.

GLI ANNI 70: I SURGELATI PRENDONO PIEDE ANCHE IN ITALIA E ARRIVANO I SOFFICINI

Dalla fine degli anni 60 nelle case arrivano i primi modelli con comparto freezer a -18°C: prima, l’alternativa era acquistarli per un consumo immediato o lasciarli in… deposito in negozio e ritirarli al momento di un consumo successivo. Prende piede una cucina meno conformista, che accoglie le novità. Tra queste i surgelati, di cui si apprezzano la qualità e convenienza. Sono anni di forte contestazione sociale e politica, ma il Paese continua a modernizzarsi: aumenta l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro e si accelera anche il passaggio verso una distribuzione moderna. Sulle tavole degli italiani arrivano i Sofficini, crêpes “precucinate di nuova formula” che rivoluzioneranno le abitudini alimentari delle famiglie italiane e si propongono come un piatto pronto in pochi minuti, completo e sfizioso, che invogli soprattutto i più piccoli a mangiare anche le verdure.

GLI ANNI 80: INNOVAZIONE E TRADIZIONE DI QUALITÀ. LINEE AUTOMATIZZATE E “BEST PRACTICE” AGRICOLE

Sono gli anni dell’edonismo e del consumismo, dopo il clima pesante del decennio precedente. Nel 1980 Canale 5 comincia le trasmissioni e arrivano i primi fast food a Milano e Roma. Per Findus gli anni ’80 segnano un’automazione delle linee produttive, a partire da Sofficini, che prima venivano chiusi manualmente, uno ad uno. Innovazioni che si traducono in una forte crescita produttiva (nel 1986 i volumi superano le 70.000 tonnellate annue, quasi il doppio delle 40.000 del 1981). Aumenta la condivisione di conoscenze con i fornitori delle materie prime: escono le Agricultural Best Practices (APB), guide e manuali per gli agricoltori che collaborano con Findus. Sono gli anni delle linee Minestrone Cuore Verde (“il meglio dei campi in tavola”) Pescheria di Fiducia per prodotti di pesce al naturale, all’insegna della più alta qualità in tavola; Pizza Grandiosa, innovativa linea di pizze surgelate;arrivano le Croccole e Capitan Findus sbarca in tv, testimonial da allora dei Bastoncini Findus, poi, di tutta l’offerta di pesce Findus e, infine, dell’impegno Findus in tutte le tematiche di responsabilità sociale e ambientale.  Nel 1985 Unilever – che aveva acquisito nel 1970 il 75% delle quote da Nestlé – assume il controllo esclusivo dell’azienda.

GLI ANNI 90: NUOVI STILI DI CONSUMO. DEBUTTANO I 4 SALTI IN PADELLA, PER CAMBIARTI LA VITA “DA COSÌ A COSÌ”

L’arrivo degli anni Novanta segna un cambiamento negli stili di vita, con un forte aumento delle donne lavoratrici e dei single, e nelle abitudini alimentari, con consumatori sempre più attenti ai tempi e alla facilità di preparazione delle ricette, così come della qualità degli ingredienti. Accanto ai marchi più famosi prendono piede le private labels e compaiono i primi hard discount. Findus in questi anni punta sull’innovazione, grazie ad un’epocale innovazione tecnologica, lancia nel 1996 4 Salti in Padella, un brand che osa disegnare nuove abitudini di consumo.  Una gamma che uniscepraticità, qualità e genuinità degli ingredienti: basta aprire la busta e versare il contenuto in una padella, per portare in tavola, dopo pochi minuti, piatti dal sapore tutto casalingo. Si parte con i contorni ricettati, come gli Spinaci filanti; dopo due anni dal lancio irrompe sul mercato anche la pasta, mentre negli anni successivi, grazie ad un processo incessante di sviluppo tecnologico vengono lanciate numerosissime ricette a base di pasta, riso, verdure, carne e pesce. I 4 Salti in Padella conquistano da soli il 7% dell’intero mercato dei surgelati, tanto che Unilever decide di esportare l’idea in tutta Europa.

GLI ANNI 2000: LA SOSTENIBILITÀ AL CENTRO. ARRIVA IL BOLLINO BLU DI PESCA SOSTENIBILE MSC E L’ADESIONE A SAI PLATFORM PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE

Dall’inizio degli anni 2000 Findus diventa il marchio paladino del buon cibo surgelato “all’italiana”, rispetto a un’offerta sempre più globalizzata e standardizzata. Nel 2004, tra i primi in Italia, compaiono nei banchi frigo i primi prodotti Findus con il marchio blu Marine Stewardship Council (MSC), che certificano il rispetto dei principi fondamentali della pesca sostenibile. Un percorso che ha portato l’azienda oggi ad avere la quasi totalità delle materie prime ittiche (98%) certificate MSC o ASC, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2025. Lo stesso obiettivo viene posto per i vegetali: nel 2018 Findus aderisce a Sai Platform, una delle principali iniziative a livello globale per la sostenibilità agricola, e oggi il 90% dei volumi totali sono certificati da agricoltura sostenibile per arrivare entro i prossimi tre anni al 100%.

Un’altra area di forte impegno è quella degli imballaggi, la cui quasi totalità (99%) è completamente riciclabile, con l’impegno che per tutte le scatole di cartone prodotte si utilizzi carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, come da certificazioni PEFC e FSC.

L’ERA NOMAD FOODS E LA SCOMMESSA GREEN CUISINE

Dopo 40 anni, Unilever cede Findus Italia che diventa parte del Birds Eye Iglo Group, controllato dal fondo d’investimento Permira, e nel 2015 entra a far parte di Nomad Foods, che diventa proprietaria dei marchi Birds Eye, Iglo e Findus. Oggi il Gruppo ha sede nel Regno Unito e opera in ben 22 Paesi europei: con 14 siti produttivi e 8.000 dipendenti, si colloca tra i principali player mondiali nel settore degli alimenti surgelati

La strategia Nomad Foods di rifocalizzazione della gamma prodotti sui segmenti più presidiati da Findus (ricettati, pesce, vegetali), in linea con le nuove sensibilità del consumatore, porta al lancio del Minestrone Tradizione, ricetta con verdure 100% Italiane e ingredienti IGP e DOP (come la patata del Fucino IGP o il basilico genovese DOP). Negli ultimi anni la linea dei vegetali si è ampliata con prodotti come il Minestrone Tradizione Leggero, in cui la bontà autentica del minestrone si sposa con una ricetta a basso contenuto di calorie e con la linea “Primavera” per Pisellini, Fagiolini e Spinaci, la parte migliore del raccolto. Nella primavera del 2020, in pieno lockdown, Findus lancia in Italia Green Cuisine, linea di prodotti “green” pensati per chi vuole di ridurre il consumo di alimenti di origine animale senza rinunciare al gusto, recentemente premiata come “Eletto Prodotto dell’Anno”. Burger, polpette, bastoncini e, in arrivo, in questi mesi anche la cotoletta “chickenless”.

Related Post