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Dom. Dic 22nd, 2024

Dopo un 2021 chiuso in crescita e con un fatturato di circa 100 milioni di euro, Piccini 1882 si lancia su un nuovo progetto che pone al centro le Langhe, territorio prestigioso e vocato, dove i Piccini sono determinati a perpetuare la storia del marchio “Porta Rossa” assumendone le redini“Da 140 anni, come famiglia del vino, ci prefiggiamo l’ambizioso obiettivo di raccontare l’Italia del vino attraverso le sue eccellenze – racconta Mario Piccini, patron di Piccini 1882 – Da oggi, il vasto orizzonte enoico di Piccini 1882 abbraccia le colline del Piemonte, rispettandone la filosofia produttiva che esalta lo stretto vincolo tra i vini e il loro luogo d’origine. Non si può non parlare di Langhe e noi abbiamo deciso di farlo attraverso un brand che rappresenta le eccellenze prodotte tra le colline albesi, come ad esempio può esserlo il Barolo Porta Rossa. L’acquisizione, infatti, comprende anche le etichette delle vecchie annate”.

Negli anni “Porta Rossa”, grazie al lavoro dell’enologo Pierfranco Bonaventura, è diventato un marchio internazionale rendendo la cantina uno dei punti di riferimento per i vini delle Langhe: “Mettiamo la nostra esperienza al servizio della tradizione – sottolinea Bonaventura– riservando attenzioni maniacali alla materia prima e alla sua lavorazione nelle nostre cantine. Il nostro obiettivo è valorizzare e interpretare il territorio, per questo i nostri vini affinano esclusivamente in grandi botti. Il lungo riposo in legno permette al vino di acquisire una notevole struttura e un grande potenziale di invecchiamento”Valorizzazione ed interpretazione del territorio sono due cifre stilistiche rappresentative anche di Piccini 1882, che ha tutta l’intenzione di dare continuità al lavoro fatto fin ora risaltando l’eccellenza che il brand “Porta Rossa” rappresenta.

La famiglia Piccini vanta già 5 tenute sparse tra il centro e il sud Italia, per oltre 200 ettari di vigneti dal Chianti Classico alla Maremma fino ai territori vulcanici del Vulture e dell’Etna: Fattoria di Valiano nel Chianti Classico; Tenuta Moraia in Maremma; Villa al Cortile a Montalcino; Regio Cantina in Basilicata e Torre Mora in Sicilia. Il gruppo ha chiuso il 2021 in netta crescita sia dentro i confini nazionali che all’estero e online, con un fatturato che ha segnato il +40%.

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