Che i social media rappresentino uno degli strumenti di marketing migliori oggi a disposizione è ormai innegabile. L’avvento della pandemia, poi, ha reso necessario modificare i metodi con cui aziende e professionisti entrano in contatto col pubblico: per questo, non stupisce che la maggior parte delle imprese utilizzi regolarmente varie piattaforme di social media per il marketing. D’altronde, come emerso dal report Digital 2021 (realizzato da We Are Social e Hootsuite), gli italiani attivi sui social media sono circa 41 milioni. E’ quanto riporta Pmi.it.
Non sfruttare questa opportunità per raggiungere più potenziali clienti significa perdere un’occasione. Eppure, non tutte le aziende e i professionisti sono in grado di utilizzare al meglio gli strumenti di marketing digitale. Commettere errori sui social può tuttavia generare conseguenze anche gravi, creando anche seri danni alla reputazione. In questo articolo ci occupiamo dei più comuni errori sui social che devono essere assolutamente evitati.
I 5 ERRORI PIU’ DIFFUSI
Il primo tra gli errori che imprese e professionisti commettono spesso sui propri canali social media aziendali è la mancanza di definizione del proprio pubblico. Ogni strategia social, per funzionare, deve invece aver ben chiaro a chi ci si vuole rivolgere. Avere un target troppo ampio, infatti, rischia di portare al fallimento. In base al pubblico di destinazione si definiscono non solo i contenuti ed il tone of voice da usare, ma anche i social media su cui puntare.
Oltre a definire adeguatamente il proprio target, allo stesso modo è importantissimo usare i social media con una strategia ben chiara. Non possedere una strategia social è, in effetti, un altro degli errori che commettono comunemente imprese e professionisti con scarsa esperienza social. Utilizzare i social network senza una strategia, non porta ad alcun risultato. Quel che funziona, invece è avere ben chiari i propri obiettivi. Solo partendo dagli obiettivi specifici da raggiungere si può creare (e seguire) un piano d’azione.
Il terzo errore da evitare sui social media è quello di ignorare la voglia di comunicazione ed interazione che tipica dei follower. Una ricerca di Sprout Social ha messo in evidenza come la maggioranza delle imprese ignori totalmente i commenti degli utenti. La medesima ricerca ha dimostrato, al tempo stesso, che interagire può essere d’aiuto nella fidelizzazione e nella conclusione di affari. Insomma, imprese e professionisti che vogliono trarre vantaggio dal social media marketing devono necessariamente interagire.
Stabilire una comunicazione attiva coi seguaci può richiedere tempo ed energie, è vero, ma è sicuramente d’aiuto anche per aumentare la propria visibilità e la propria credibilità. A differenza della stampa, un grande vantaggio che offrono i social media è proprio la bidirezionalità: sappiatela sfruttare!
Tra gli errori più diffusi che imprese e professionisti commettono quando utilizzano i social media rientrano anche quelli legati al contenuto.
In primo luogo, c’è una tendenza molto diffusa che porta i gestori di account social a condividere lo stesso, identico contenuto su tutti i social presidiati dal brand. Si tratta di una pratica che può far risparmiare tempo, ma che difficilmente sarà vincente. Ogni social media è diverso ed un contenuto che va bene per una piattaforma molto probabilmente non sarà idoneo per un’altra. Bisogna, quindi, pensare ad ogni contenuto tenendo conto delle caratteristiche della piattaforma a cui sono destinati.
Quinto e ultimo errore da evitare assolutamente quando si utilizzano i social media con scopi professionali riguarda la frequenza di pubblicazione. Pubblicare troppi contenuti insieme o, allo stesso modo, pubblicare troppo raramente, può causare una perdita di engagement. I followers perdono interesse sia per i brand che non pubblicano costantemente, sia per quelli che, al contrario, condividono molti (fin troppi) post a discapito della qualità.
Il segreto è concentrarsi solo sulla condivisione di contenuti di valore. E’ ampiamente dimostrato che i post di qualità generano più interazioni e, di conseguenza, l’algoritmo che governa i social media li mostrerà a più persone in maniera organica.