Sammontana Italia ha annunciato che nel 2022 applicherà un aumento del 14% sul prezzo finale del gelato e del 9% nella pasticceria surgelata, per fare fronte all’aumento dei costi di materie prime, come latte e olio di semi di girasole, e dell’energia.
Lo ha fatto sapere – ripreso da Ansa – l’ad Leonardo Bagnoli a margine di una conferenza stampa indetta a Empoli (Firenze) per presentare i dati economici del 2021 e i nuovi prodotti del 2022. Secondo quanto riferito, Sammontana attualmente occupa il 23% del mercato nazionale del gelato e il 42% della pasticceria surgelata, vendendo di media in un anno un quantitativo di un miliardo e 300mila porzioni dei propri prodotti. Il 50% del fatturato è rappresentato del venduto del gelato nei mesi tra giugno e agosto. “Se la grande distribuzione organizzata e i bar non accettano gli aumenti delle aziende e non riescono a riversarli sul mercato – commenta Leonardo Bagnoli – le imprese rischiano o di chiudere o di tagliare personale e forniture. Questo rappresenterebbe una conseguenza ben peggiore rispetto agli aumenti. Nella parte energetica, dove ci sono tante accise e tasse, serve un aiuto: la politica dice di avere dei piani risolutivi, ma il tempo stringe e le aziende si trovano in una posizione piuttosto rischiosa”.
“Per quanto riguarda il 2022 – spiega sempre Leonardo Bagnoli – ci aspettiamo una tendenza simile al 2020. Sebbene gli andamenti di vendita siano positivi è prevedibile una contrazione di consumi in risposta all’aumento generalizzato dei prezzi del prodotto finito, che si è reso necessario per contenere, almeno in parte, l’incremento nel secondo semestre 2021 dei costi energetici e delle materie prime. Auspichiamo una parziale compensazione grazie al ritorno dei consumi nel canale bar, soprattutto per la colazione”.