Breaking
Lun. Dic 23rd, 2024

Dieci livelli per un viaggio alla scoperta del territorio del Parmigiano Reggiano in compagnia di amici come il siero innesto naturale, l’erba medica, il tempo di stagionatura ma anche di nemici da schivare come i conservanti, i batteri cattivi e i foraggi insilati. Per avventurarsi in questo mondo straordinario è sufficiente entrare ne “Il Gioco di Scaglie”, il videogame del Parmigiano Reggiano per mettere alla prova le proprie dita e conoscere meglio il formaggio DOP più amato dagli italiani. Ma c’è di più: per ogni livello superato dagli utenti registrati, il Consorzio effettuerà una donazione a Cuore Domani, Fondazione della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca. Per giocare: https://bit.ly/IlGiocodiScaglie

Il Consorzio Parmigiano Reggiano, da sempre attento alla salute e al benessere delle persone, ha dato vita a un progetto innovativo rivolto in particolare ai giovani, con un duplice obiettivo: da un lato aiutare Cuore Domani e la ricerca sulle malattie cardiovascolari; dall’altro coinvolgere e informare le nuove generazioni sulle caratteristiche del Parmigiano Reggiano con un gioco inedito e divertente”. Ha commentato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli.

Il Gioco di Scaglie, online da oggi giovedì 28 aprile, è utilizzabile sia da desktop che da mobile. I dieci livelli si snodano attraverso una mappa che richiama la Zona d’Origine del Parmigiano Reggiano nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del fiume Po.

È possibile accedere a Il Gioco di Scaglie con due modalità: senza registrazione, giocando e accumulando punti per la classifica generale; registrandosi con indirizzo e-mail e username, si può invece contribuire gratuitamente alla donazione benefica in favore della Fondazione Cuore Domani. Per ogni livello superato dagli utenti registrati, il Consorzio donerà 50 cent alla Fondazione, fino ad un massimo di 5€ per utente che si doneranno al superamento di tutti e 10 i livelli.

Prima di accedere ai vari livelli, gli utenti devono rispondere a una domanda sulle caratteristiche del Parmigiano Reggiano. Superato il quiz, si affronta un percorso in stile Pac-Man con l’obiettivo di raccogliere le scaglie di formaggio ed evitare “nemici” come i conservanti e i mangimi insilati, entrambi vietati nella produzione del Parmigiano Reggiano, così come i batteri creati in laboratorio; conviene invece raccogliere gli elementi che “potenziano” il personaggio come l’orologio che rappresenta il tempo per la stagionatura, l’erba medica e il siero innesto naturale.

Livello dopo livello, l’utente impara a riconoscere gli aiutanti e gli antagonisti che, nel gioco così come nella realtà, definiscono l’identità del Parmigiano Reggiano DOP. Gli ingredienti per fare il Parmigiano Reggiano sono solo tre: il latte, il sale e il caglio. Il latte utilizzato è crudo, vale a dire non trattato termicamente, quindi con la ricchezza dei fermenti lattici presenti naturalmente. La composizione della flora microbica è influenzata dai fattori ambientali della zona d’origine, soprattutto dai fieni e dalla particolare alimentazione delle bovine.

Nonostante sia vietato l’utilizzo di additivi e conservanti, il Parmigiano Reggiano può e deve stagionare per un minimo di 12 mesi prima di essere esaminato e ricevere il marchio a fuoco del Consorzio che ne attesta la qualità. Dopodiché può continuare a riposare per ventiquattro, trentasei, quaranta mesi e oltre dando vita a infinite combinazioni di profumi, consistenze, sapori.

Con il Gioco di Scaglie è possibile approfondire tutti questi aspetti con una modalità facile, intuitiva e divertente. Il videogame va a completare l’ecosistema Scaglie (www.scaglie.it), il progetto editoriale del Consorzio Parmigiano Reggiano avviato nel 2020 e dedicato alla valorizzazione del territorio e della sua comunità: un universo composto da 305 caseifici, oltre 2.300 allevamenti e cinquantamila persone che ogni anno trasformano il 16% della produzione nazionale di latte in oltre 4 milioni di forme di Parmigiano Reggiano delle quali il 55% è destinato al mercato Italia e il 45% all’export in tutto il mondo.

Related Post