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Gio. Nov 14th, 2024

 Le migliori birre artigianali del 2022 sono state premiate nella prima giornata di Cibus, che ha ospitato nella Sala Barilla la premiazione di Birra dell’Anno 2022, concorso organizzato da Unionbirrai ormai giunto alla XVII edizione. Presentata dallo speaker radiofonico Lorenzo Dardano, la cerimonia ha svelato tutte le birre vincitrici di quest’anno nelle 45 categorie del concorso e il premio Birrificio dell’Anno, che è andato a Ritual Lab.

Il birrificio del Lazio ha infatti conquistato con le sue birre vari premi e menzioni, tra cui ben 4 primi posti con le birre: Kush nella categoria 14 – Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (American IPA), Self Examination  nella categoria 35 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, affinate in legno, Gose nella categoria 41 – Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico salate e/o lattiche, di ispirazione tedesca (Berliner, Gose), Italian Uncommon Ale nella categoria 45 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, di ispirazione libera e non rientranti in nessuna delle precedenti categorie (Extraordinary Ale/Extraordinary Lager).

Tanti, però, sono stati i riconoscimenti assegnati. La regione con il maggior numero di produttori premiati è stata la Lombardia, con ben 26 birrifici che hanno conquistato con le loro birre podi e menzioni, seguita dal Piemonte con 14 e da Emilia Romagna e Veneto con 10.

A definire i premiati sono stati i 60 giudici internazionali provenienti da 14 differenti Paesi impegnati nelle degustazioni dal 23 al 25 aprile, che hanno selezionato le 3 birre vincitrici e le 2 menzioni per tutte le categorie fra le 1962 iscritte al concorso da 244 produttori.

Anche nel 2022 il concorso di Unionbirrai ha registrato quindi grandi numeri e dato dimostrazione della grande qualità delle birre italiane. “La XVII edizione di Birra dell’Anno può essere definita l’edizione della ripresa e i numeri ne sono la prova. Inoltre, siamo orgogliosi ancora una volta di aver dato importante dimostrazione di come l’identità brassicola italiana sia sempre più matura e definita, inserendo in concorso le categorie Italian Pils e le diverse categorie dedicate alle IGA – ha sottolineato Simone Monetti, segretario generale Unionbirrai – Organizzare questa edizione a meno di un anno dalla premiazione della precedente ha rappresentato una bella sfida, ma siamo molto soddisfatti. Innanzitutto perché i birrifici continuano a dimostrare la loro fiducia nel concorso, in secondo luogo perché per noi è motivo di orgoglio che un numero così significativo di giudici internazionali affermati, generalmente impegnati nei principali concorsi birrari mondiali, abbia voluto essere presente, infine perché proprio questi giudici hanno dichiarato all’unanimità che quest’anno il livello medio delle birre in concorso è stato molto alto”.

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