l 25 ottobre 2022 ricorre l’anniversario dell’incoronazione di Louis XV come Re di Francia, avvenuta nella Cattedrale di Reims nel 1722. Non è, però, il fatto che la cerimonia avvenne a Reims, quindi in Champagne, a legare a doppio filo il sovrano allo champagne.
Ma l’editto che egli emanò il 25 maggio 1728, permettendo il trasporto dello champagne (e dei vini) in bottiglia, mentre prima si poteva farlo soltanto in botte. “È un punto cruciale della storia dello champagne – afferma il critico di fama internazionale Alberto Lupetti – perché in questo modo è saltato l’ultimo ostacolo che si frapponeva alla nascita definitiva dello champagne. Si parla tanto di quanto fece Dom Pierre Pérignon per far nascere lo champagne, ma senza l’editto reale lo champagne sarebbe rimasto confinato all’interno delle abbazie, quindi è giusto rendere merito anche a Louis XV”.
Cosa che ha già fatto dal 1995 la maison de champagne De Venoge, intitolando la propria cuvée de prestige proprio a Louis XV. E che ora rilancia, su iniziativa del presidente di De Venoge, Gilles de la Bassetière, il trecentesimo anniversario dell’ascesa al trono di Louis XV sarà celebrato con diverse iniziative dalla maison di Epernay.
- Per l’occasione, sono state preparate due edizioni speciali della cuvée de prestige di De Venoge intitolata al sovrano, la prima, 1995, con bottiglia speciale ‘dorée’, e la seconda, 1996, caratterizzata da un ‘macaron’ in metallo posto sopra l’etichetta, con l’effige del sovrano.
Il Louis XV, assemblaggio di Pinot Noir e Chardonnay in parti uguali, provenienti da villaggi Grand Cru, solitamente rimane 8-10 anni sui lieviti, ma le due versioni celebrative vantano una permanenza in cantina di oltre 20 anni, visto che si tratta di dégorgement fatti appositamente per l’occasione.
- In secondo luogo, la maison ha fatto sviluppare dallo scultore Juan Carlos Carillo una statua in bronzo del sovrano in scala 1:1, da giovane, seduto in posizione rilassata, con in mano un calice di champagne. L’idea è di farlo rivivere e poter brindare con lui! La statua, infatti, sarà installata nell’atelier della maison su Avenue de Champagne, a Epernay, con al suo fianco una sedia: i visitatori potranno accomodarsi, brindare con Louis XV e farsi fotografare, il che già assicura un successo ‘social’ straordinario alla rievocazione del Re di Francia tanto legato allo champagne.
Le iniziative di De Venoge a tema Louis XV non si limitano, però, alla sola Francia, ma vedono in campo anche l’Italia, Paese storicamente legato tanto allo champagne in genere, quanto a De Venoge nello specifico. In collaborazione con Première Italia, distributore esclusivo degli champagne De Venoge, saranno organizzati nel mese di giugno tre pranzi presso altrettanti ristoranti tristellati (Da Vittorio a Brusaporto, Enoteca Pinchiorri a Firenze e Uliassi a Senigallia) a tema Louis XV, con una degustazione di tutte le annate dello champagne intitolato al sovrano, partendo proprio dalla 1995. Sarà presente lo stesso Gilles de la Bassetière, mentre le degustazioni saranno guidate, a seconda degli appuntamenti, dai rinomati critici Alberto Lupetti e Vania Valentini.
De Venoge è stata fondata nel 1837 ed è stata la prima maison a proporre etichette illustrate e champagne a minore pressione (crémant, oggi demi-mousse). Dal 1998 fa parte del Groupe BCC e le sue tre linee di champagne si rivolgono in maniera particolare alla gastronomia.
In Italia, De Venoge è sempre stata particolarmente legata a Mario Federzoni e, con la nascita di Première Italia, il rapporto si è solidificato, andando ben oltre la logica di distribuzione in esclusiva, per trasformarsi in vera e propria partnership biunivoca, con un’attenzione particolare alla ristorazione di alto livello, nella quale De Venoge gioca in Italia un ruolo di primo piano.