Breaking
Dom. Dic 22nd, 2024

Eataly Art House – E.ART.H., nuovo progetto dedicato alle arti del nostro tempo fortemente voluto da Francesco Farinetti, presidente di Green Pea, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e Chiara Ventura, manager culturale, aprirà le proprie porte al pubblico a fine settembre 2022 a Verona negli spazi della ex Stazione Frigorifera Specializzata.

Costruita nel 1930 e nota per essere stata la più grande ghiacciaia d’Europa fino agli anni Settanta, la ex Stazione Frigorifera Specializzata di Verona si prepara ad accogliere il pubblico a seguito di un importante intervento di restauro e riqualificazione ambientale all’insegna della piena sostenibilità, firmato dall’architetto Mario Botta.

Oltre diecimila metri quadrati di celle refrigerate e una cupola di cemento armato dal diametro di 24 metri saranno resi funzionali dopo un lungo periodo di abbandono per ospitare la nuova sede di Eataly e di Eataly Art House – E.ART.H., inedito e visionario progetto dedicato al mondo delle arti pensato appositamente per Verona.


Eataly Art House si caratterizza per la doppia anima, quella culturale che prevede progetti espositivi inediti appositamente concepiti per i propri spazi e momenti di approfondimento e divulgazione dedicati, e quella commerciale costruita secondo modalità innovative e il più possibile inclusive.

E.ART.H. si propone l’obiettivo di stimolare conoscenza e cultura presso il grande pubblico applicando i valori di Eataly e di Green Pea – accessibilità, inclusività, responsabilità, condivisione e sostenibilità – alla fruizione delle arti visive. Il tutto attraverso un’inedita formula che facilita l’incontro con l’opera, con gli artisti e con gli operatori del settore.

Il primo piano dell’edificio sarà dedicato all’Art House e alla sua programmazione culturale, definita da un comitato curatoriale composto da Eva Brioschi, storica e critica d’arte, Walter Guadagnini, direttore di Camera – Centro Italiano per la Fotografia a Torino, e Gaspare Luigi Marcone, storico dell’arte e curatore.

A inaugurare la programmazione espositiva di E.ART.H. due grandi mostre dedicate a importanti protagonisti del nostro tempo. Da settembre 2022 fino a gennaio 2023, E.ART.H. presenterà la personale dell’artista visivo ghanese Ibrahim Mahama (1987, Tamale, Ghana) a cura di Eva Brioschi, e quella del fotografo e regista olandese Anton Corbijn (1955, Strijen, Paesi Bassi), a cura di Walter Guadagnini.

Ogni esposizione sarà affiancata da un Public Program: un calendario di iniziative di approfondimento come conversazioni, workshop, incontri con artisti e curatori per esplorare tanto i temi toccati dalle opere e dagli artisti in mostra, quanto le molteplici connessioni con i princìpi alla base di E.ART.H.

Il piano terreno dell’edificio ospiterà invece, oltre a Eataly, anche l’Art Market, distribuito lungo tre corridoi disposti a raggiera con allestimenti temporanei divisi per ambito: arti visive e fotografia, in collaborazione con alcune tra le più importanti gallerie attive sul territorio italiano e internazionale, e selezioni di opere dedicate ad artisti sempre diversi selezionati da E.ART.H.

Per la prima volta, dipinti, sculture, immagini fotografiche e non solo, si offrono al pubblico generale uscendo dagli spazi tradizionalmente deputati alla vendita delle opere d’arte, per stimolare nuove forme di collezionismo.

A sostegno della giovane creatività contemporanea Eataly Art House lancia il “Premio E.ART.H.”, un riconoscimento a cadenza annuale dedicato ad artisti under trentacinque, coordinato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, fondatori di Treti Galaxie.

Fino al 9 ottobre sarà possibile proporre la propria candidatura seguendo le indicazioni della open call pubblicata sul sito www.eatalyarthouse.it/premio/; la partecipazione è aperta ad artisti non rappresentati da una galleria e con almeno una mostra all’attivo, che potranno proporre una propria opera in risposta al tema scelto per la prima edizione, quello della biodiversità.

E.ART.H. vuole dare vita a una nuova realtà: un unicum progettuale che sappia porsi come inedito interlocutore d’eccellenza per il mondo dell’arte, ma anche come una piattaforma di incontro e scoperta per un pubblico eterogeneo, superando i tradizionali schemi di fruizione dell’opera.

Related Post