Nonostante le tensioni e le incognite che gravano sullo scenario internazionale, i vini italiani rappresentano, oggi, un patrimonio riconosciuto a livello globale, oltre che una voce importante delle esportazioni nazionali, come attesta il record in valore registrato nel 2021.
Un cammino straordinario è stato compiuto, infatti, dal lontano 1959, anno in cui Luigi Veronelli diede alle stampe il primo volume dedicato ai migliori vini d’Italia. Da allora, operatori e appassionati hanno potuto contare sul punto di vista autorevole e indipendente di Veronelli e dei suoi collaboratori. Un lungo rapporto di costante fiducia che il Seminario Veronelli, associazione senza scopo di lucro, rinnova annualmente dalle pagine della sua Guida Oro.
Nata nei tragici mesi del lockdown come contributo dell’Associazione a sostegno delle produzioni vitivinicole italiane d’eccellenza, l’app Veronelli’s Gold Guide to Italian Wines è la versione digitale, essenziale e in lingua inglese della Guida Veronelli, da allora resa disponibile gratuitamente in tutti i mercati esteri. Un modo concreto per consentire agli amanti del vino, ovunque si trovino, di conoscere e apprezzare, accanto a quelle più celebri, le etichette italiane meno note e, proprio per questo, ancora più sorprendenti, da scegliere tra gli oltre 16 mila vini recensiti.
Per conoscere il parere del Seminario Veronelli sulle annate che saranno messe in commercio nel prossimi mesi bisognerà, però, attendere l’uscita della Guida Oro I Vini di Veronelli 2023, prevista nell’autunno prossimo: un’estate di intenso lavoro attende, infatti, il Seminario Veronelli, con le quotidiane degustazioni dei Curatori Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, ma anche con le interviste e il contatto continuo tra Redazione e Produttori necessari a reperire le moltissime informazioni che il volume propone al Lettore.