Numeri in crescita per il turismo in Emilia Romagna, nel primo anno post-pandemia. A livello regionale, l’incremento medio nel 2021 rispetto al 2020 riportato nel rapporto diffuso dalla Regione Emilia Romagna è stato del 40,7% e tra le province, a guidare la classifica è stata proprio Modena, con +48,8%. All’interno di essa, a beneficiare maggiormente della ripresa è stato il comune capoluogo con +62,1%, seguito da Campogalliano (+57,5%) e Maranello (+48%). Un dato, quest’ultimo, che conferma l’importanza dei due settori trainanti dell’economia regionale – e nazionale – ovvero il food e l’automotive. È proprio nei territori di riferimento di questi che si sono concentrati maggiormente i flussi, confermando come essi rappresentino non solo un asset strategico a livello produttivo ma altresì nell’ambito dell’attrattività turistica.
Ed è stato dedicato proprio alle sinergie e ai punti di forza della Food e Motor Valley, il convegno tenutosi ieri alla Camera di Commercio di Modena dal titolo “Emilia Romagna e turismo: sinergie e punti di forza tra Motor e Food Valley”, organizzato da Piacere Modena in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia Romagna, con il patrocinio della Camera di Commercio di Modena e del Comune di Modena, nell’ambito della quarta edizione del Motor Valley Fest, in svolgimento nella città della Ghirlandina fino a domani 29 Maggio.
“Rispetto al periodo pre-pandemia – ha commentato il Presidente di Piacere Modena Enrico Corsini – i numeri in valore assoluto fanno ancora segnare un valore negativo di più o meno un terzo, ma se paragoniamo le tendenze attuali con il 2020 allora possiamo ritenerci soddisfatti e ottimisti. I turisti stanno tornando e scelgono sempre di più vacanze esperienziali e Modena offre eccellenti opportunità con i due settori produttivi trainanti dell’economia: la Food Valley e la Motor Valley, che nel tempo sono divenuti degli attrattori, dei driver turistici di rilevanza economica e strategica per tutto il territorio. La nostra volontà è quella di continuare a creare sinergia – ha concluso Corsini – tra questi due eccellenti settori e di aumentarla in futuro, i dati ci dimostrano che siamo sulla strada giusta e che Modena, grazie alla propria bellezza, al suo sito Unesco e alle sue produzioni Dop e IGP di cui è per numero prima in Europa, si sta imponendo tra le nuove più ambite mete turistiche esperienziali”.
Riguardo alla provenienza, il 79,1% dei turisti che hanno visitato Modena proviene dall’Italia, con una crescita del 44,1%, in particolare dalla stessa Emilia-Romagna (+35,3%), dalla Lombardia (+53,9%) e dalla Toscana (+7,7%). Dall’Unione Europea proviene il 14,6% dei visitatori ed è con essi che si registrano gli incrementi più elevati (+74,2%), essendo stato l’afflusso dall’estero nel 2020 praticamente azzerato: la quota più alta è quella dei Paesi Bassi (+97,8%), Francia (+80,3%) e Germania (+78,4%). Quote minori provengono infine dai paesi europei extra UE (+63,2%) e dai paesi extraeuropei (+58,6%), questi ultimi trainati in primis dagli Stati Uniti (+184,4%).
Ad aprire il convegno, moderato dal giornalista, scrittore e opinionista di Sky Sport Leo Turrini, è stato il Presidente della Camera di Commercio di Modena, Giuseppe Molinari, ed ha portato al convegno anche un contributo relativo al progetto turistico Welcome to Modena: “La Camera di Commercio di Modena sostiene dal suo esordio il Motor Valley Fest, fortemente voluto nella nostra provincia, fulcro della valle dei motori emiliana. Un evento catalizzatore di sinergie e di grande richiamo per il turismo non solo locale ma anche internazionale. Con Piacere Modena, come Camera di Commercio, abbiamo un rapporto da lungo tempo: raccogliamo i Consorzi in un caso davvero unico in Italia”.
Erano presenti per l’Amministrazione Comunale l’Assessora alla Città smart, Politiche economiche, Turismo e promozione della città, Servizi demografici del Comune di Modena, Ludovica Carla Ferrari, l’Assessore con deleghe ai Lavori Pubblici, Manutenzione e decoro della città, Centro storico, Politiche per il lavoro e la legalità Andrea Bosi con ilSindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che nel ringraziare Piacere Modena per l’opportunità, ha ribadito l’importanza del lavoro condiviso: “Con questo evento si è celebrata la bontà dell’enogastronomia modenese all’interno del Motor Valley Fest. Quattro ruote e infiniti sapori, uniti da un elemento di continuità: la qualità e l’eccellenza delle produzioni. Il “Made in Modena” è un brand straordinario, noto ed amato a livello internazionale ed è uno dei principali elementi di attrazione del nostro territorio. Esso porta in città e in tutto il territorio provinciale tanti turisti, e le manifestazioni, di ogni tipo esse siano, rappresentano una vetrina importante in cui Modena sa mostrare il meglio di sé.”
La Regione Emilia Romagna è stata presente con il suo Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia Romagna, Alessio Mammi, il quale ha affermato: “Siamo la Regione europea con più prodotti a denominazione d’origine, ben 44 oltre ai vini a indicazione geografica. Una ricchezza unica, ricca di storia e identità del nostro territorio; un valore economico che si aggira attorno ai 3,5 miliardi di euro, crea posti di lavoro e contribuisce a promuovere il Made in Emilia-Romagna nel mondo. Tra cibo e motori ci sono molte sinergie: c’è la qualità del nostro territorio, ci sono le competenze, c’è la passione che diventa business e crea benessere per il territorio. La Regione Emilia-Romagna – ha concluso l’Assessore Mammi – si sta impegnando con risorse e progetti per promuovere le proprie eccellenze in giro per il mondo, e lo fa anche a livello territoriale attraverso manifestazioni seguite dal pubblico e che fanno lavorare in sinergia Food Valley e Motor Valley. Grazie a Piacere Modena per il grande lavoro svolto nella promozione dei nostri prodotti tipici, che sono sicuri e di qualità garantita. Piacere Modena è un unicum: ha saputo raggruppare le eccellenze del territorio di Modena, i nostri prodotti tipici, e gestire promozione, valorizzazione e tutela in modo coordinato ed efficiente. Questo modo di operare può essere da esempio anche per altri territori della regione. Modena è terra di eccellenze, motori e agroalimentari, una ricchezza che sa raccontare la passione e la qualità del nostro territorio”.
Ricco di spunti e di numeri è stato poi l’intervento del Presidente di APT Servizi Emilia-Romagna Davide Cassani, incentrato in particolare sul ruolo dei motori come attrattore turistico del territorio. “Motori e Food rappresentano per il turismo della nostra Regione – ha sottolineato – un attrattore molto potente, come confermano alcuni numeri. La Motor Valley arriva ad ospitare fino a 2 milioni di turisti, che visitano musei aziendali e collezioni private e assistono ai grandi appuntamenti nei 4 autodromi della Regione, con un indotto complessivo di più di 300 milioni di euro. E dove nascono le supercar più ammirate e desiderate al mondo, ovvero il modenese, si possono annoverare ben 23 dei 44 prodotti Dop e Igp della Regione. Per quanto riguarda la ricaduta economica derivante dal movimento turistico ed escursionistico prodotto dai principali eventi a tema Food&Wine in Emilia-Romagna, secondo uno studio condotto nel 2019 da Unioncamere Emilia-Romagna e Trademark Italia si sono raggiunti circa 90 milioni di euro”.
Sergio Campana è il testimonial d’eccezione che, intervistato brillantemente da Leo Turrini, ha invece parlato della sua history case, un successo preso ad esempio come buona pratica di sinergia tra motori e cibo in quanto già pilota di Formula 3 e titolare dell’omonima tenuta agricola di Campogalliano, che al mondo della velocità ha scelto di continuare la tradizione agricola familiare, lunga cinque generazioni – con oltre 200 ettari di cui 28 oggi coltivati a vigneto– a cui affiancare paradossalmente quello della lentezza e dell’attesa che caratterizza la produzione agricola e in particolare quella del vino Lambrusco “Le nostre strutture del territorio – ha affermato Campana– hanno scoperto l’importanza del turismo, alzando ulteriormente l’asticella. I visitatori che vengono per scoprire la terra dei motori aprono gli occhi verso le nostre eccellenze e le nostre storie. Per ripartire dopo la pandemia conta capire come è cambiato l’afflusso turistico”.