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Sab. Nov 16th, 2024

Uno speciale pouf contenitore in grado di mantenere al caldo al cibo ordinato: è questo il concept work vincitore di “The new dining table is not a table”, l’innovativo progetto di design nato dalla collaborazione tra Deliveroo e IED Istituto Europeo di Design di Firenze, ideato per ripensare ad elementi di arredo domestici alla luce dell’affermazione dei servizi di food delivery e dei nuovi rituali di consumo.

Ordinare a domicilio, guardare una serie tv e ritrovarsi a mangiare sul divano è infatti un’abitudine sempre più comune a molti, che cambia anche le regole ed il rapporto tra la casa e i classici luoghi preposti al cibo. Tavola e sedie si, ma sempre più anche altri elementi come il divano, la poltrona, il tappeto o il letto diventano protagonisti di pranzi e cene.

E se con l’affermarsi dei servizi di food delivery mutano non solo le abitudini di consumo ma anche i rituali messi in atto ed il rapporto con gli spazi domestici, si può prevedere che evolveranno anche gli elementi stessi di arredo. In che modo questo accadrà?

A questa domanda ha provato a dare una risposta la piattaforma leader dell’online food delivery coinvolgendo l’IED Istituto Europeo di Design di Firenze e i suoi studenti per pensare a soluzioni che in futuro potremmo vedere nelle nostre case.“Ringraziamo IED per l’entusiasmo con cui ha voluto prendere parte a questo progetto” – commenta Matteo Sarzana, General Manager di Deliveroo Italy –“Abbiamo apprezzato moltissimo l’impegno messo in campo dai ragazzi ed i concept presentati. Sono ricchi di spunti e sono molto utili per comprendere ancora di più come un servizio come Deliveroo sia recepito dai più giovani. Il food delivery è diventato parte integrante delle abitudini di consumo, al punto tale da far evolvere anche i rapporti con gli spazi della casa”.“La moda si è recentemente confrontata con marchi di arredamento e logistica e la scuola lo fa ora con il food delivery” dichiara Danilo Venturi, Direttore IED Firenze. “Dietro l’apparente superficialità di un un pasto casual si nascondono cambiamenti profondi che coinvolgono il modo in cui viviamo i nostri spazi e i nostri momenti privati. Se capiamo questi fenomeni impariamo anche a progettare la casa del futuro. Perciò ringraziamo Deliveroo per questa possibilità di studio”.

Il progetto “The new dining table is not a table”. 

Al progetto hanno partecipato 12 studenti frequentanti i corsi di laurea in Interior and Furniture Design e ​ Comunicazione Pubblicitaria che, sulla base di competenze, creatività ed esperienza personale, hanno sviluppato idee per ripensare ad elementi di arredo tipici delle nostre case in funzione del consumo a domicilio.

Spesso infatti accade che la tradizionale tavola non sia più l’unico luogo adibito a pranzi e cene. Secondo una ricerca Swg per Deliveroo al tavolo da pranzo, che raccoglie ancora il 70% delle risposte come luogo ideale per consumare cibo, si affiancano altri spazi domestici in grado di offrire maggiore comodità e convivialità come il divano (24% delle risposte), il letto (10%) e la poltrona (9%), apprezzati in modo particolare dai più giovani.

Gli studenti coinvolti, divisi in due gruppi e guidati dal professor Francesco Toselli, hanno realizzato due concept work sulla base di un brief condiviso. Le proposte sono state valutate da un team di Deliveroo, per ​ creatività, aderenza alla richiesta, aspetti funzionali e capacità comunicativa. Deliveroo ha deciso di premiare “IT IT”, un nome originale per l’espressione inglese “heat eat” (mangiare caldo): uno speciale pouf termico in grado di essere sia una comoda seduta da salotto che un pratico contenitore isolante in grado mantenere al caldo l’ordine.

Molto apprezzato anche il secondo project work, Deloop. Un modulo di arredo multifunzionale e trasformabile, ispirato all’iconico zaino dei rider di Deliveroo, il cui nome nasce dall’unione del brand Deliveroo e parola “loop”, data la modularità dell’ oggetto che, adattandosi e intrecciandosi in molteplici modi, dà vita a funzionalità e possibilità di arredo infinite.Enrico Della Guerra, studente di Interior and Furniture Design afferma: “Il delivery per me, rappresenta un modo diverso di fare esperienza con il cibo. Durante la pandemia, quando poter mangiare all’aperto non era sempre un’opzione disponibile, io e la mia fidanzata ci siamo rivolti al delivery per ordinare piatti di cucine straniere, provando spesso cose nuove ogni volta e facendo così diventare la casa il nostro luogo in cui poter andare a “mangiar fuori”. Tra ​ le specialità che amavamo maggiormente ordinare c’erano piatti caldi, tra cui udon, dim sum e petto d’anatra arrostito. Nell’ideazione del progetto a cui abbiamo lavorato, ho ripensato proprio a quei momenti, per sviluppare un’idea in grado di unire alla praticità nel mangiare, mantenendo il cibo caldo, ​ la convivialità dello stare con le persone care”.Irene Fanti, studentessa di Comunicazione Pubblicitaria, commenta: “Per me il delivery rappresenta la spensieratezza e la felicità di un pranzo con gli amici o di una cena con il mio ragazzo. Ordino sempre ciò che non sono solita cucinare, come sushi, poke, kebab o l’immancabile pizza (anche se quella ogni tanto la cucino). Il progetto è stato stimolante: ho avuto la possibilità di riflettere sulle piccole ritualità che diamo per scontate, considerando il cibo come ingrediente segreto per un’ottima serata in compagnia”.

Le caratteristiche di “IT IT”: bello, pratico, funzionale ed in grado di mantenere al caldo il cibo ordinato (senza impiego di energia).

Il naming “IT IT” unisce il concetto di calore (heat) con quello del mangiare (eat) attraverso un gioco di parole d’impatto e di facile pronuncia. Questo pouf-contenitore, mantiene la temperatura del delivery grazie al comparto isolante interno che trattiene il calore e permette di gustare al meglio il cibo ​ ordinato, senza nessun impiego di energia.

Il legno esterno in multistrato compensato assicura resistenza e comodità mentre l’imbottitura in gommapiuma lo rende un oggetto quotidiano per tutti i momenti di relax.

La sua forma rotonda celebra la convivialità e lo stare insieme e si adatta perfettamente ad ogni casa, di qualsiasi sia la metratura. Per il rivestimento esterno è creato un pattern che riproduce il logo di Deliveroo, su un tessuto dall’iconico colore teal del brand.

Infine, per ottimizzare ulteriormente la praticità, il coperchio del pouf può diventare all’occorrenza in un comodo piano sul quale appoggiarsi durante il pasto.

Il progetto è stato realizzato da: Enrico Della Guerra, Hu YingYing, Irene Moretti, Eugenia Poli, Sara Vivarelli e Zhang Shuting.

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