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Sab. Dic 21st, 2024

“Questo 2022 per Illy è partito molto bene. Rispetto al +18% di ricavi che avevamo fatto nel 2021 quest’anno stiamo facendo ancora meglio. È un segnale di ottimismo e positività”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Cristina Scocchia, ad di illycaffè, sull’andamento per l’azienda in questi primi mesi dell’anno.

“Sicuramente in tutti i mercati si è vista una crescita molto importante dell’horeca. Bar e ristoranti sono tornati a crescere e il consumo fuori casa di caffè sta salendo. Detto questo abbiamo visto che alla fine del picco pandemico il 60% dei consumi avveniva a casa, solo il 15% nei bar, un altro 15% negli uffici e la parte residuale nelle macchinette. Ora con il calare della pandemia e l’allentare delle restrizioni abbiamo una crescita importante dell’horeca, vedremo cosa ci diranno i prossimi dati ma non ci aspettiamo un completo recupero dell’horeca nè quest’anno nè il prossimo perché i consumatori hanno investito in macchinette di caffè a casa, ricreando il rito del bar e quindi è difficile che come un effetto pendolo l’horeca riesca a riconquistare le posizioni precedenti prima di un paio di anni”.

“È ovvio che un aumento del costo della tazzina di caffè al bar non è da escludere visto che si parla di aumenti, in tutto il settore, dei costi di produzione. Quando succederà non lo sa nessuno perché quello che predomina in questo momento è la grande incertezza.Tutti noi speriamo innanzitutto per questioni umanitarie che la guerra finisca presto e che ci sia una stabilizzazione della supply chain che vi si una riduzioni del costo dell’energia e poi a cascata delle materie prime. Personalmente posso dire che al momento da qui alla fine dell’anno non abbiamo nei piani aumenti di prezzo. È una decisione che però è valida oggi cosa ci riserva il futuro nessuno lo sa”. Così ad Adnkronos/Labitalia, Cristina Scocchia, ad di illycaffè, sui possibili rialzi del costo della tazzina del caffè al bar a causa del boom del costo di materie prime e costi di produzione.

“Al momento -sottolinea – vogliamo assorbire questo aumento dei costi senza riversarlo su tutta la catena del valore. Se potrà essere così anche nel futuro dipende da fattori esogeni. La capacità oggi sta proprio nel l’avere la flessibilità per rispondere a questi fattori esogeni in maniera rapida”, conclude Scocchia.

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