Finalmente sono stati svelati i nomi dei vincitori del Concorso Miglior Enotecario d’Italia per le due categorie in gara, bottiglierie ed enoteche con mescita. Sono stati Luca Sarais e Filippo Carraretto ad aver superato le varie sfide pensate per testare le capacità dei partecipanti e ad essere stati incoronati dalla giuria capeggiata dal giornalista, scrittore ed esperto Stefano Caffarri. Un percorso iniziato nei primi mesi del 2022 e conclusosi ieri sera, nella stupefacente cornice del Borgo Pallavicini Mori nella campagna romana, che ha permesso di esaltare la figura professionale dell’enotecario.
“Siamo orgogliosi di aver premiato le competenze, le conoscenze e le capacità di questi professionisti. Questo non è stato solamente un concorso, ma anche un momento di incontro per l’intera categoria, un momento di formazione e miglioramento. – afferma Francesco Bonfio, Presidente di AEPI – Il nostro obiettivo era riuscire a puntare i riflettori su questa professione, centrale nel mondo del vino e dei distillati per la sua particolare vicinanza al consumatore. Una vicinanza che abbiamo voluto celebrare attraverso le varie prove a cui gli enotecari professionisti sono stati sottoposti in questi mesi. Luca e Filippo, sono bandiera di questo mestiere per le loro competenze e per il loro saper confrontarsi con il cliente, per la loro capacità di interfacciarsi con i produttori dando precedenza alla cura del dettaglio e all’ascolto”.
Sotto l’egida del Consorzio della Valpolicella è stato premiato come Miglior Enotecario d’Italia all’estero Daniele Leopardi, dell’Enoteca Tentazioni situata a Parigi: “Ci complimentiamo tutti con Leopardi che opera a Parigi, dove sei in cima al mondo con gli onori e gli oneri che ne derivano. – continua Bonfio – Parigi è da sempre uno zoccolo duro per il consumo dei vini francesi; sapere di avere un professionista capace di rappresentare così bene l’Italia e i suoi vini all’estero ci fa sicuramente onore”.
Filippo Carraretto dell’enoteca La Mia Cantina di Padova è stato premiato anche come Miglior Enotecario Under 30, con il Consorzio Chianti Classico promotore del premio: “Un vero astro nascente, tanto giovane quanto talentuoso e con un luminoso futuro davanti” – spiega Francesco Bonfio – Non possiamo che ringraziare il Consorzio del Chianti Classico per averci permesso di premiare Filippo per le capacità che ha saputo dimostrare durante tutto il percorso”.
Non solo prove e competizioni hanno contrassegnato il Concorso Miglior Enotecario d’Italia ma anche momenti di alta formazione possibili grazie alla partnership con il Comité Champagne e il Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Uno degli obiettivi del concorso, infatti, è stata la creazione di occasioni di unione e contaminazione tra le svariate competenze proprie degli enotecari in concorso. “Incontrarsi e permettere a dei professionisti del settore di confrontarsi su temi come l’attività di consulenza, il contatto con il consumatore, le conoscenze tecniche riguardanti le etichette, le basi culturali per valorizzare il prodotto, lo spessore umano fondamentale per questa figura sono stati la vera chiave vincente per questo concorso. Esserne parte come presidente di giuria insieme ai miei colleghi: Chiara Giovoni, comunicatrice, Leila Salimbeni, giornalista, Cristian Deflorian di Pasta Felicetti e il sommelier professionista Giuseppe Vaccarini è stato un grande onore” spiega Stefano Caffarri.
Fondamentale anche la collaborazione con i Consorzi che hanno deciso di aderire e diventare sponsor della competizione: Consorzio Tutela Vini dei Colli Orientali del Friuli Ramandolo, Consorzio Vini DOC delle Venezie, Consorzio Vini Alto Adige, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio di Tutela Vini Cirò e Melissa, Consorzio Vino Toscana, Consorzio di Tutela Vini del Trentino, Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Enoteca Regionale del Barolo.