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Lun. Dic 23rd, 2024

Classe 1987, fin da giovanissimo si appassiona al mondo delle start-up e del business, fondando insieme agli amici Andrea Navone e Luca Palomba un fenomeno media che vanta una community di +4,3 milioni amanti del cibo: lui è Nicolò Zambello, fondatore e CEO di Chef in Camicia . Oggi, in esclusiva per Food Affairs, ci racconta alcune curiosità e retroscena che riguardano Chef in Camicia e il suo nuovo progetto, Acadèmia.tv.

Nicolò Zambello




Parliamo di Chef in Camicia: com’è nato il progetto, come si è evoluto e dove sta andando?

Nasciamo nel 2015, dopo una chiacchierata fra amici. Io, Andre e Luca (detto Lello) mettiamo a terra la visione di un progetto basato su una passione comune: la cucina. Io ho esperienza nel mondo delle startup e organizzo per bene la visione in una realtà, muovendo insieme a Luca i primi passi nel settore dei catering. Andrea, che oltre a essere Chef in Camicia è stato chef anche in divisa”, ha offerto il suo supporto da cuoco professionista. Successivamente, nel 2016, capiamo che c’è lo spazio (e il bisogno) di creare una cucina più “social”, più rivolta verso il pubblico, in particolare quello giovane. Prendendo spunto da alcuni canali americani, abbandoniamo il mondo del catering e iniziamo a produrre video ricette. Ci siamo intrufolati a casa di un nostro amico e abbiamo cominciato a spadellare, filmando le preparazioni. In tre settimane abbiamo realizzato un centinaio di video zenitali e siamo partiti caricando i primi filmati su Facebook, rigorosamente montati per non andare oltre il minuto. Successivamente approdiamo su Instagram, e nel giro di pochi mesi sono giunte le prime conferme che il formato e le idee avevano funzionato.Una crescita esponenziale che continuava di mese in mese, per proseguire di anno in anno: il prodotto è diventato un’idea di successo, poi un brand, infine un team che, oggi, conta più di 40 persone che lavorano con noi dietro le quinte.

Qual è la cosa che più ti rende orgoglioso del lavoro fatto sinora?

La cosa che mi rende più orgoglioso è sicuramente il gruppo che si è creato in Chef in Camicia, sono tutti giovanissimi e il fatto di poter avere un’influenza sulla loro crescita lavorativa mi rende davvero molto fiero. Il ruolo del CEO è duplice, non si tratta solo di gestire le persone ma a volte serve anche essere un po’ psicologo. Per questo motivo, la cosa più importante e che mi rende più fiero è il fatto di avere un’influenza positiva sui giovani e sulla loro crescita professionale.




Che consigli ti senti di dare a chi vuole avere successo nel campo dei social media?


Sicuramente essere autentico e un grande nerd, uno smanettone. Da una parte serve l’autenticità: avere un proprio messaggio e una propria identità paga tantissimo, dall’altra parte sicuramente il talento deve essere unito all’abnegazione, bisogna continuare a testare i nuovi format, serve provare in continuazione fino a quando non si trova una quadra. In conclusione, posso dire che si tratta di un mix di tre cose fondamentali: il talento per un 10%, l’abnegazione per un 80% e 10% di fortuna.


Sappiamo che ogni giorno cerchi di sviluppare idee innovative: com’è nato il progetto Acadèmia.tv e quanto interesse sta riscuotendo?


Nel 2020, mentre il mondo si fermava per colpa della pandemia, noi abbiamo fondato Acadèmia.tv, che oggi è la prima piattaforma italiana di corsi di cucina online, tenuti dai migliori professionisti. Attualmente conta più di 110mila studenti, più di 40 Maestri per oltre 120 ore di lezioni. E l’obiettivo è continuare a crescere, offrendo agli abbonati culture culinarie internazionali, esperienze ed eventi da vivere di persona.

Puoi “spoilerarci” la prossima novità su cui stai lavorando?

Posso fare qualche piccolo spoiler: stiamo lavorando a una branch di Chef in Camicia legata più alla parte di content creation e produzione, con un nuovo brand che nascerà internamente. Sicuramente si tratta di un nuovo e grande progetto ma noi non ci fermiamo mai, infatti stiamo anche lavorando al 2023 di Acadèmia.tv, con grandi chef e moltissime altre novità formative.

Raccontaci un retroscena divertente che solo tu conosci su Chef in Camicia.

Posso svelare che c’è ancora un barattolo di curcuma che ci ricorda il disastroso evento del Salone del Mobile del 2018. Noi ai tempi organizzavamo catering, ma quell’evento in particolare è stato uno spartiacque e quel barattolo di curcuma io, Lello e Andre lo custodiamo ancora in memoria. Ricordo che dovevamo preparare questo cocktail con l’estrazione della radice di curcuma, ma era impossibile da realizzare perché sarebbero servite un miliardo di radici per poterlo preparare. Abbiamo deciso di bluffare utilizzando la curcuma in polvere, che è ancora nei nostri uffici in segno di ricordo.

Prima di salutarci, condividi con noi il tuo menù ideale.

In realtà mi piacciono tutti quei piatti che hanno autenticità, però, se proprio dovessi scegliere, più che il menù ideale vogliono condividere con voi i miei piatti preferiti: gli gnocchi ai 4 formaggi mi piacciono tantissimo perché mi fanno rivivere un ricordo di quando ero bambino, così come la pizza, che per me è quella cosa a cui non so mai dire di no. Se dovessimo però fare un menù stravagante inizierei con un hummus o tahina un po’ libanese come antipasto, continuerei con degli gnocchi ai 4 formaggi e infine concluderei con una bella pizza… molto fusion.

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