WTW (Willis Towers Watson) si è focalizzata per la prima volta sul settore Food & Beverage producendo il Global Food and Beverage Survey Report 2022.
Quali sono le maggiori opportunità per il settore dei generi alimentari e delle bevande? E quali sono i rischi e le sfide da affrontare nei prossimi anni?
Con l’esperienza e le competenze nazionali ed internazionali dedicate alle imprese nel settore Food & Beverage, WTW ha sviluppato un know-how in grado di aiutare e individuare le maggiori sfide per gestire i rischi nel settore alimentare e ha realizzato il Global Food and Beverage Survey Report 2022, coinvolgendo 250 dirigenti senior di aziende globali, leader nel settore.
Nel Report si evidenziano le pressioni a cui sono sottoposte le aziende negli ultimi due anni, dall’impatto della pandemia, alle difficoltà delle filiere produttive a causa dell’ instabilità, provocata dal conflitto tra Russia e Ucraina, con conseguenze significative sull’approvvigionamento alimentare a livello globale.
Lo studio ha anche messo in luce la crescente consapevolezza da parte del settore nei confronti dell’impatto che possono avere i fattori ESG, perché riflettono un cambiamento nell’approccio dei consumatori sempre più interessati a questioni legate alla sostenibilità, a come gli alimenti vengono prodotti e agli ingredienti che contengono, oltre all’impatto del cambiamento climatico sulla supply chain.
Stabilità e resilienza sono fondamentali
L’impatto della pandemia è stato ampiamente avvertito in tutto il settore, dalle chiusure dei ristoranti ai cambiamenti nel panorama delle vendite al dettaglio di generi alimentari, poiché durante l’emergenza sanitaria le persone hanno consumato più pasti a casa e fatto più acquisti online. Le difficoltà delle filiere produttive che ne sono seguite hanno portato ritardi e carenze su tutti i fronti, dalla manodopera alle materie prime, per non parlare del terremoto dei costi energetici.
Alla luce di questa volatilità, forse non sorprende che i dirigenti senior intervistati nello studio di WTW stiano dando priorità al ripristino della stabilità e allo sviluppo della resilienza nelle rispettive filiere, anziché alla rapidità della crescita.
Il conflitto in Ucraina, inoltre, influisce sulla disponibilità delle materie prime e delle reti logistiche e il prezzo dell’energia aumenta. Di conseguenza, le aziende devono essere preparate a un clima di continua incertezza.
Il progressivo verificarsi di questi impatti farà aumentare costantemente l’interconnessione dei rischi, richiedendo soluzioni integrate.
Secondo Andrea Caramia Head of Risk & Analytics Italy di WTW, “I problemi causati dalla pandemia e la costante instabilità delle forniture hanno ricordato alle aziende del settore che devono restare concentrate sulla resilienza della filiera produttiva. Molte aziende stanno quindi avvicinando le attività produttive ai propri mercati, poiché i modelli just-in-time hanno rivelato di essere problematici. Il nuovo sviluppo richiede tempo in quanto potrebbe necessitare di nuove strutture e per quanto riguarda alimentari e bevande è costoso, poiché la filiera presenta esigenze di refrigerazione. Tuttavia, ridurre i rischi della filiera è diventato un elemento essenziale per raggiungere una stabilità di lungo termine. È possibile valutarne la fattibilità anche in relazione ai fondi – stanziati nell’ambito della Missione M1C2 del PNRR – dedicati proprio a “Competitività e resilienza delle filiere produttive”.
Frederick Gentile, Director of Risk Engagement di WTW aggiunge: “La tensione geopolitica aggrava le tensioni già presenti nelle filiere produttive e causate dalla pandemia. Le aziende del settore devono concentrarsi sul miglioramento dei propri piani di resilienza e continuità aziendale, partendo da un’analisi dei propri processi critici, basata su scenari di esposizione al rischio politico sulla base delle regioni in cui operano e prendendo in considerazione costi-benefici di strategie alternative quali nuovi canali di approvvigionamento nonché ricorso a fornitori e strutture di stoccaggio di backup”.
Ottimismo nonostante i costanti sviluppi sfavorevoli
Il settore deve inoltre affrontare il giudizio sempre più critico del suo impatto ambientale, che costituisce il rischio principale secondo quanto emerso nel Report di WTW. È quindi motivo di preoccupazione il fatto che la maggior parte delle aziende intervistate non disponga
di una copertura assicurativa specifica per questi rischi o per i rischi per il marchio e la reputazione che potrebbero derivare da incidenti ambientali.
Tuttavia, la velocità con cui il settore si è saputo adattare alla pandemia mostra i risultati che si possono ottenere applicando sforzi e ingegno in modo sostenuto. È rassicurante vedere che i dirigenti senior esprimono ottimismo sul fatto che la redditività del settore aumenterà nel breve e medio termine.