Un giudice statunitense ha ordinato a Starbucks di reintegrare sette dipendenti in un locale di Memphis, in Tennessee, licenziati per aver sostenuto una campagna sindacale. Secondo quanto riportato dai media Usa – e ripreso da Ansa – Sheryl Lipman, giudice distrettuale della città, ha affermato che il Us National Labor Relations Board ha fornito prove sufficienti che i licenziamenti all’inizio di quest’anno erano motivati da sentimenti anti-sindacali.
E cosi’ ha accolto l’ordinanza in attesa dell’esito di un procedimento amministrativo. Il negozio di Memphis è uno dei quasi 220 Starbucks negli Stati Uniti che si sono sindacalizzati nell’ultimo anno.
La società, da parte sua, ha dichiarato di non essere d’accordo con la sentenza e prevede di presentare ricorso, spiegando che i lavoratori sono stati licenziati per aver violato le politiche aziendali di sicurezza e che ha rispettato il processo di sindacalizzazione.