Ottanta ore a settimana per 200 euro al massimo al mese: a raccontare cosa si nasconde, lontano dalle luci dei talent, dietro il lavoro dei futuri astri nascenti dei fornelli è Yuri Zaupa, 23 anni, di Cornedo Vicentino.
Ha avuto il coraggio di scrivere un lungo post su Facebook in cui racconta l’amara esperienza di un giovane che che dello stare in cucina ha deciso di fare la scelta di vita.
Spiega – ripreso da Ansa – che per il suo lavoro da gennaio a giugno 2022 nel primo locale costruito nel nord Italia interamente con container riciclati è stato pagato 100-200 euro al mese.
Quando ha chiesto di essere messo in regola, secondo le sue parole, il titolare gli avrebbe risposto che “i giovani vanno sfruttati”.
Ora Yuri è pronto a fare causa e ha deciso di non mollare, non fosse altro per contraddire con i fatti le parole dello chef Alessandro Borghese, che aveva lamentato la poca voglia di sacrificio delle nuove promesse dell’alta cucina. “Borghese ci ha visto lungo: i giovani non hanno voglia di lavorare – chiosa ironico il giovane nel suo post – e, dopo questa esperienza, io sicuramente ne ho persa un po’”. Sono decine le persone che in queste ore, leggendo il suo racconto in rete, lo stanno invitando a non abbandonare.
“La stessa passione che mi ha accecato per 6 mesi senza una busta paga mi ha portato a cercare lavoro altrove – osserva – . Immaginate la faccia del titolare quando ho comunicato la mia partenza: si è sentito tradito, preso per i fondelli, sostenendo che i giovani sono inaffidabili”. Il titolare si sarebbe espresso in modo inequivocabile: “i giovani vanno sfruttati, non ho mai preso più di 1.200 euro al mese – conclude Yuri riferendo il dialogo – quindi non li prenderai nemmeno te, poco importano le tue capacità”.