Per molti è stata una “scoperta”, fatta durante i lockdown, che si è trasformata in abitudine consolidata. Stiamo parlando della spesa alimentare consegnata direttamente alla porta di casa da Bofrost, la più importante realtà italiana della vendita a domicilio di specialità surgelate e fresche: nel primo semestre dell’anno commerciale 2022-23 l’azienda, che ha sede a San Vito al Tagliamento (PN) e una cinquantina di filiali in tutta Italia, ha fatturato 147 milioni di euro, +28,1% rispetto allo stesso periodo dell’ultima annata pre-pandemia, il 2019-20.
«Rispetto ai livelli record raggiunti negli ultimi due anni siamo ovviamente calati, ma si trattava di periodi non raffrontabili per via della situazione eccezionale legata alle restrizioni che hanno fatto della spesa a domicilio l’unica alternativa per moltissimi italiani, ai quali non abbiamo mai fatto mancare il nostro servizio – sottolinea l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin –. Il confronto con le annate in condizioni di normalità conferma che abbiamo ampliato stabilmente la nostra clientela, grazie alla qualità e alla sicurezza dei nostri prodotti e all’eccellenza del servizio che offriamo».
E anche se Bofrost si aspetta a breve termine un calo generalizzato dei consumi, dovuto alla difficile situazione economica e al rialzo dell’inflazione, alla riunione commerciale semestrale tenutasi pochi giorni fa l’AD ha presentato piani ambiziosi per il futuro. «Continueremo a investire nelle persone, nelle infrastrutture e nella tecnologia – ha spiegato Tesolin – per proporre un servizio sempre migliore, aumentando la copertura territoriale grazie al rinnovo delle filiali e della logistica, oltre a un catalogo sempre più ricco, che valorizza prodotti e fornitori italiani, con l’obiettivo di venire incontro alla crescente domanda di spesa alimentare a domicilio».
Sulla scorta della crescita di questa domanda l’azienda è alla ricerca di personale: nel primo semestre 2022 ha inserito oltre 530 persone, perlopiù commerciali venditori con contratto di lavoro dipendente che si occupano della vendita e della consegna dei prodotti, e altrettante ne cerca per i prossimi mesi su tutto il territorio nazionale.
Inoltre, negli ultimi anni Bofrost, storicamente associata al comparto frozen, ha notevolmente ampliato l’offerta di prodotti conservati tra 0° e 4°C (formaggi, latticini, affettati, uova) e per questo sta riorganizzando la logistica del fresco non solo per garantire la massima rapidità di consegna e freschezza dei prodotti, ma anche per ottimizzare gli spostamenti e ridurre così i chilometri percorsi dai mezzi. Il piano generale di rinnovo delle filiali prevede inoltre ingenti investimenti sul fotovoltaico (che già oggi garantisce il 15% del fabbisogno energetico di Bofrost) e su impianti di refrigerazione innovativi e a basso impatto ambientale.
«Crescere per noi vuol dire farlo in maniera sostenibile – sottolinea Tesolin –. Gli eventi degli ultimi anni hanno significato per noi grandi risultati nelle vendite, ma ci hanno anche posti davanti a sfide molto complesse, che proseguono anche oggi. In questo scenario abbiamo scelto di ragionare in un’ottica di lungo periodo, puntando sulla responsabilità sociale, sull’attenzione alle persone e sull’impegno per l’ambiente che sono, da sempre, i valori che ci caratterizzano».