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Da mercoledì 14 settembre 2022 Riccardo Severi, direttore della cooperativa Sopred e vicepresidente di AIFE (Associazione Italiana Foraggi Essiccati) è il nuovo presidente del Gruppo di Lavoro Foraggi Essiccati all’interno di Copa-Cogeca (European Farmers-European Agri-Cooperatives), che guiderà per i prossimi due anni.

La sua investitura, indicata ufficialmente nelle scorse settimane dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, è avvenuta per acclamazione come richiede la prassi.

“Sono molto onorato di questo mio nuovo incarico – dichiara Riccardo Severi – che proseguirà nel solco di chi mi ha preceduto, il collega francese Eric Masset che da oggi mi affiancherà nel ruolo di vicepresidente”.

Tanti e tutti molto impegnativi i temi che il Gruppo di Lavoro Foraggi Essiccati guidato da Riccardo Severi si troverà a gestire “consapevole che non possiamo pensare di risolvere i problemi del settore e dell’agricoltura in generale pensando solo all’oggi – sottolinea – bensì lavorando con uno sguardo lungimirante sul futuro, individuando insieme a tutti i componenti del Gruppo le soluzioni e le scelte che riterremo più strategiche per l’agricoltura che verrà”.

Tutela dell’ambiente, mancanza di proteine vegetali a livello europeo, approvvigionamento e costi energetici saranno i primi dossier da affrontare. Un inizio tutto in salita.

“Aggiungerei anche corretta comunicazione al consumatore in un’ottica di totale trasparenza – puntualizza Severi – Non c’è bisogno di ricordare la complessità dei tempi che stiamo vivendo, ma proprio per questo occorre fare appello alle competenze e alle energie a nostra disposizione per gettare le basi dell’agricoltura del futuro, partendo proprio dalla nuova PAC che entrerà in vigore il 1 gennaio 2023 e che ci accompagnerà fino a tutto il 2027. Con i colleghi spagnoli e francesi, insieme ai quali l’Italia rappresenta uno dei maggiori produttori europei di erba medica, pur da angolazioni diverse porteremo avanti la volontà di sensibilizzare la Commissione circa la necessità di aumentare a livello europeo la produzione di foraggi. Una necessità legata in parte agli effetti del recente Regolamento UE in base al quale è vietata l’importazione di prodotto proveniente da zone deforestate come sono quelle dell’America Latina, e in parte da una costante e progressiva carenza di cereali, fenomeno dovuto anche alla mancata rotazione colturale a favore di produzioni foraggere che invece rappresentano una soluzione strategica in termini di tutela ambientale, biodiversità e miglioramento  degli standard di benessere animale nel bestiame alimentato  con foraggi essiccati e disidratati di alta qualità”.

Tra i temi che lei ha indicato come prioritari ci sono anche i costi energetici e la corretta informazione nei confronti del consumatore.

“Certo – risponde Severi – le aziende che trasformano foraggio essiccato e disidratato rientrano nell’elenco  di quelle fortemente colpite dagli aumenti dei costi energetici e da oltre un anno stanno fronteggiando una situazione divenuta ormai insostenibile. Per questo, una delle prime iniziative che intendo adottare è proprio quella di segnalare con forza alla Commissione la grave congiuntura che sta affliggendo il nostro settore. Parallelamente penso sia fondamentale lavorare a un processo di corretta informazione che aumenti la consapevolezza del consumatore rispetto al cibo che porta sulla sua tavola, partendo proprio dalla capacità di far comprendere che l’agricoltura, laddove le regole vengono rispettate, non inquina e rappresenta invece un bene primario da tutelare e valorizzare. Purtroppo, periodicamente ascoltiamo messaggi non sempre corretti che demonizzano un settore fondamentale per la sopravvivenza dei popoli e l’economia di ogni Paese, che oggi più che mai richiede una crescita equilibrata ed equa”.

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