In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che si terrà il prossimo 16 ottobre, Kellogg annuncia l’adesione al Patto contro lo Spreco Alimentare promosso dall’App anti-spreco Too Good To Go. Sono tre, in particolare, le azioni concrete che l’azienda ha intrapreso nella lotta al food waste: l’applicazione dell’Etichetta Consapevole sulle confezioni dell’iconico Kellogg’s Special K in tutta Europa, la presenza delle proprie eccedenze alimentari all’interno delle Magic Box di Too Good To Go distribuite in Italia, e l’avvio di un programma di sensibilizzazione dei propri dipendenti all’importanza della tematica.
Più di un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato[1] causando enormi implicazioni ambientali (con un incremento del 10% delle emissioni di gas serra)[2], sociali (sono più di 800 milioni le persone che soffrono la fame)[3] ed economiche (1.2 trilioni di dollari di valore economico perso)[4]. Solo in Italia vengono sprecati ogni anno 67 KG di cibo pro-capite a livello domestico[5].
Secondo i dati della Commissione Europea, l’errata interpretazione delle date in etichetta è responsabile ogni anno del 10% dello spreco alimentare in Europa[6]. Questo perché la maggioranza dei consumatori non conosce la differenza tra le diciture “Da consumare entro”, che determina la data di scadenza, e “Da consumarsi preferibilmente entro”, che indica, invece, il termine minimo di conservazione o TMC.
Attraverso la Fabbrica contro lo Spreco, azione parte del Patto, Kellogg Italia rimette in circolo i propri prodotti, rimasti in giacenza in magazzino, sul marketplace dell’App anti-spreco. Acquistando, infatti, una delle Magic Box (contenente una selezione di prodotti a sorpresa), i consumatori italiani potranno ora trovare anche prodotti Kellogg’s.
A partire dal primo trimestre del 2023, inoltre, le confezioni di Kellogg’s Special K Classic, Dark Chocolate e Frutti Rossi distribuite in tutta Europa avranno l’apposizione dell’Etichetta Consapevole che reciterà la dicitura: “Spesso buono oltre”. Questa decisione si pone l’obiettivo di aiutare i consumatori a ridurre gli sprechi alimentari domestici, rendendo chiara la differenza tra data di scadenza e TMC, e fornendo loro gli strumenti per valutare la qualità dell’alimento osservando, annusando e assaggiando il prodotto anche dopo il termine minimo di conservazione.
Come Azienda Consapevole, infine, Kellogg offre ai propri dipendenti materiali e webinar informativi e formativi sulla tematica per aiutarli a ridurre lo spreco anche a casa propria.
Too Good To Go, azienda danese creata nel 2015, ha l’obiettivo di rendere tutti gli attori della filiera agroalimentare, compreso il consumatore, partecipi della lotta contro lo spreco alimentare. “Il rafforzato impegno di Kellogg per ridurre gli sprechi conferma quanto sia un’azienda che condivide la nostra visione di futuro” – ha dichiarato Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go. “Anche grazie a questa alleanza virtuosa continueremo a promuovere uno sviluppo più sostenibile, puntando a rafforzare sempre di più i nostri impegni contro gli sprechi e gli effetti negativi da essi generati, anche in termini di risorse, che coinvolgono la società e l’ambiente”.
A commento della collaborazione di Kellogg con Too Good To Go,Giuseppe Riccardi, General Manager di Kellogg Italia, ha affermato “Sono orgoglioso di guidare un’azienda che è in prima linea nella lotta allo spreco alimentare e che intraprende azioni concrete per continuare a crescere in maniera ecosostenibile. In linea con i valori del nostro fondatore W.K. Kellogg, facciamo un passo avanti addizionale per promuovere il benessere delle persone e ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale”.
L’adesione al Patto contro lo Spreco Alimentare riconferma l’impegno di Kellogg nel raggiungere gli obiettivi prefissati con la strategia ESG (Environmental, Social and Governance) “Better Days” in ambito di sostenibilità, lotta alla fame nel mondo, ED&I (Equità, Diversità e Inclusione) e benessere entro il 2030. Kellogg, infatti, si impegna a ridurre i propri rifiuti organici, compreso lo spreco alimentare, nelle proprie facilities del 50% entro il 2030.