Avvocata Woo è la meravigliosa serie Netflix del momento: un legal drama che viene dalla Corea del Sud dalle atmosfere dolci, che racconta le battaglie in tribunale di un’avvocata sui generis, geniale e intuitiva che convive fin da bambina con le sfide che la diagnosi ricevuta porta con sé. Accanto all’avvocata Woo- scrive Vanity Fair – c’è un padre amorevole come pochi, che l’ha cresciuta da solo, l’ha avviata verso l’amore per la professione legale e la protegge combattendo con la tentazione di tenerla chiusa sotto una campana di vetro. Lui, avvocato mancato proprio per amore della figlia appena nata, ha messo su un negozietto di Gimbap, diventati in fretta il piatto preferito di sua figlia – o il più rassicurante per lei.
Cos’è il Gimbap il sushi coreano dell’Avvocata Woo
La parola gimbap – spiega Cookist – è un composto delle parole coreane gim e bap, a indicare rispettivamente l’alga essiccata e il riso bollito. Per risalire all’origine del gimbap pare sia necessario tornare indietro all’800 (anche se a proposito ci sono teorie discordanti), quando iniziò a diffondersi un’antenata di questa preparazione diventata poi tipica del Paese asiatico. Un’altra teoria invece rimanda all’occupazione giapponese della Corea a inizio ‘900 (1910-1945), con influenze gastronomiche nipponiche in grado di orientare anche la cucina locale. Dal norimaki sarebbe poi nato il gimbap, diventando poi nel corso degli anni una specialità tipica, proposta oggi anche da ristoranti di alta cucina.
In cosa consiste il gimbap?
Si tratta di roll di riso avvolti da un’alga (dei generi Porphyra e Pyropia) e ripieni delle farciture più disparate. Ne esistono versioni vegane, con il ripieno solamente a base di verdure, ma vengono realizzati anche con carne di manzo o l’immancabile pesce. In Corea del Sud viene considerato uno spuntino: in tanti se lo portano al lavoro per la facilità di fruizione e consumo. Si tratta, in buona sostanza, di un finger food che, tra l’altro, non sporca nemmeno le mani. Il ripieno varia in base ai gusti personali: si ritrovano roll con spinaci, frittata, cetrioli o ravanelli, altri con tonno, surimi di granchio, formaggio, kimchi, manzo o anche prosciutto.
Gimbap e le differenze col sushi
A una prima occhiata le due preparazioni potrebbero essere confuse, a ben vedere però ci sono alcuni aspetti che differenziano il gimbap coreano dal sushi giapponese. Come detto, infatti, il primo prevede farciture un po’ di ogni tipo, maggiormente però a base di carne e verdure, il condimento del riso è inoltre diverso (viene usato olio di semi di sesamo al posto dell’aceto di riso) e anche la stessa alga viene trattata in un modo differente, tostata a fuoco lento a inizio preparazione. Il sushi, inoltre, prevede l’utilizzo di ingredienti crudi mentre il gimbap cotti oppure conservati, come nel caso di alcune verdure. Il riso utilizzato dai sudcoreani può essere anche nero o integrale, i giapponesi invece usano quello bianco.