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Mar. Dic 24th, 2024

In un mondo in cui quasi un miliardo di persone soffre la Fame, la crisi alimentare globale rappresenta la sfida più attuale ed urgente da affrontare. In risposta a questa emergenza, Azione contro la Fame ha lanciato una grande mobilitazione: “Non Lasciamolo vuoto”, per contribuire a riempire il piatto di chi ogni giorno non riesce ad assicurare cibo a sufficienza a sé e alla propria famiglia, in Italia e nel mondo.

Anche Carrefour Italia partecipa all’iniziativa “Non Lasciamolo Vuoto”: dal 21 ottobre al 6 novembre, in circa 300 punti vendita in tutta Italia, sarà possibile donare 2 euro alle casse, scegliendo le calamite da frigo della collezione realizzata da Azione contro la Fame.

“La fame non è un dato ineliminabile, ma la conseguenza di cause strutturali, come guerre, crisi climatica, disuguaglianze. Oggi, rappresenta la principale emergenza globale, che mina alle fondamenta qualsiasi idea di sviluppo. 828 milioni di persone hanno il piatto vuoto ogni giorno, 2 milioni di bambini muoiono ogni anno a causa della fame e, persino in Italia, 1 persona su 10 è povera, e quindi fa fatica ad assicurare cibo a sé e alla propria famiglia – dichiara Simone Garroni, Direttore di azione contro la fame in Italia – con questa mobilitazione, vogliamo sensibilizzare cittadini e politici, fare pressione per rimuovere alla radice le cause della fame, fino a sconfiggerla. Ma vogliamo anche agire nell’immediato per dare sollievo e costruire autonomia, con progetti in Italia e nel mondo. Per questo ringraziamo chi, come Carrefour, contribuisce a finanziare le nostre azioni sul campo, ed è al nostro fianco in questa battaglia”.

L’ appello “Non lasciamolo Vuoto”, infatti, si rivolge anche alle aziende, sempre più impegnate e sensibili in materia di sostenibilità, perché solo insieme possiamo raggiungere l’obiettivo Fame Zero fissato dalle Nazioni Unite, oggi in cima alla lista di moltissime strategie di responsabilità sociale d’impresa.

“Siamo molto felici di collaborare anche quest’anno con Azione contro la Fame – afferma Paola Accornero, General Secretary di Carrefour Italia – Il nostro percorso verso la transizione alimentare per tutti,  con cui ci impegniamo a realizzare azioni concrete in tutti i Paesi in cui operiamo per garantire l’accesso a cibo sano, sostenibile e di qualità, passa anche da progetti importanti come questo che unisce azioni concrete per combattere la fame a percorsi di sensibilizzazione verso i consumatori”

Fino al 6 novembre, e fino ad esaurimento scorte, scegliendo le calamite di Azione contro la Fame negli store Carrefour aderenti, con una donazione di soli 2 euro, sarà possibile contribuire a finanziare i progetti della campagna “Non Lasciamolo Vuoto”:

  • in Italia proseguiremo il progetto “Mai più Fame: dall’emergenza all’autonomia” che, giunto alla sua seconda edizione, ha ottenuto ottimi risultati, presentati in un recente Report[1].
  • in India contribuiremo alla realizzazione degli “orti giardino”, dove il coinvolgimento diretto delle donne promuove la loro autonomia e il loro ruolo nella società;
  • in Sahel sosterremo l’intelligenza artificiale per contrastare i cambiamenti climatici;
  • in Libano, a lungo flagellato dai conflitti, interverremo per fornire sollievo ai profughi e alle comunità ospitanti con interventi per favorire il lavoro e l’integrazione;
  • nella Repubblica Democratica del Congo lavoreremo per prevenire e curare la malnutrizione di mamme e bambini sotto i 5 anni.

Il programma “non lasciamolo vuoto” rientra in una più ampia campagna di Azione contro la fame, “mai più fame” che vede la collaborazione con Carrefour già nel corso di quest’anno, collaborazione costruita sul comune intento di migliorare l’accesso ad un cibo di qualità, sano e sostenibile, nell’ottica della Transizione Alimentare. Il progetto “Mai più Fame: dall’emergenza all’autonomia”,  implementato a Milano presso l’Hub alimentare Spazio Indifesa del quartiere gallaratese nel primo semestre 2022, ha già dato incoraggianti risultati dal punto di vista delle abitudini alimentari delle persone aderenti. L’85% dei beneficiari ha dichiarato di aver imparato come preparare cibo sano per sé e per la sua famiglia; più del 90% ha affermato di considerare una dieta sana una delle cose più importanti per il benessere proprio e della famiglia; più del 70% ha affermato che esiste una correlazione tra miglioramento delle abitudini alimentari e miglioramento della propria occupabilità. L’intervento non si è limitato al sostegno economico immediato, ma è stato finalizzato a rendere le persone indipendenti dall’assistenza, per costruire una sicurezza alimentare di lungo termine.

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