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Mar. Nov 19th, 2024

Secondo i dati più recenti, in Italia oltre 2,3 milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e sono per questo in cura; quasi 3 su 5 di loro hanno un’età compresa tra i 13 e i 25 anni. Un dato sottostimato poiché, riferiscono gli esperti, una grande quota di pazienti non viene preso in carico per le opportune cure. Numeri da capogiro che sono andati peggiorando anche a causa degli anni di pandemia che ci hanno colpiti: nel 2020 l’insorgenza di queste patologie (anoressia nervosa, bulimia o altri disturbi che portano per esempio all’obesità) è aumentata del 40% rispetto all’anno precedente, con un ulteriore abbassamento dell’età di esordio; il 30% della popolazione ammalata ha infatti meno di 14 anni.

Di fronte a una simile realtà delle cose, acquisiscono grande importanza tutte le attività che possono accompagnare bambini e giovani in un percorso di acquisizione di maggiori consapevolezze sulla loro stessa salute. Tra queste, fondamentali sono le attività svolte all’interno delle scuole per la promozione dei principi base di una sana alimentazione.

Eridania, marchio icona della dolcificazione, ha scelto di fare la sua parte anche in questo ambito, occupandosi di ciò che le compete più da vicino, ovvero il tema del consumo responsabile di zucchero. Dopo il successo dello scorso anno, lo storico marchio ha deciso di promuovere anche per l’anno scolastico 2022/2023 il programma educativo “A scuola di dolcezza”, realizzato in collaborazione con Neways, società specializzata in progetti educational.

Il programma, che coinvolge 1.500 classi delle scuole primarie per circa 28.000 alunni in tutta Italia, è dedicato all’educazione nutrizionale: l’obiettivo del percorso didattico è quello di diffondere, attraverso la chiave del gioco, una cultura del benessere e della salute e aiutare i bambini a prendere consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione (in riferimento al consumo equilibrato e responsabile di carboidrati e zucchero) associata all’esercizio fisico. 

Tra schede didattiche, attività artistiche, laboratori di cucina ed esperimenti di fisica, i bambini si divertiranno, a scuola o a casa, a scoprire lo zucchero, gli aneddoti e le curiosità che lo caratterizzano e impareranno come inserirlo in una dieta sana ed equilibrata. Anche quest’anno, inoltre, è previsto un concorso a premi dedicato alle famiglie, con in palio prodotti e omaggi promozionali Eridania. Per i più piccoli, invece, è stato annunciato un nuovo divertente contest tra classi.

Per partecipare, i bambini dovranno produrre alternativamente un’opera artistica realizzata con lo zucchero, oppure un cartellone raffigurante i “gesti di dolcezza” per loro più significativi (es. donare un gioco a un amico o prendersi cura di un animale). Una Giuria decreterà e premierà i 3 migliori elaborati, che si saranno distinti per fantasia, creatività e difficoltà nella realizzazione.

“Il futuro chiede dolcezza”: Eridania si prende cura del domani a 360gradi

La responsabilità che si assume Eridania nel campo della sana nutrizione è parte di un impegno globale dell’azienda nel perseguire la sostenibilità sociale e ambientale. Il progetto “A scuola di dolcezza”, così come la partnership con Fondazione ADI- Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, o quella con la Croce Rossa Italiana, rientrano anch’esse nella campagna permanente di Eridania “Il futuro chiede dolcezza”.

L’intento dell’azienda, infatti, è garantire al domani una maggiore cura e attenzione in ogni ambito: dalla tutela della salute dei bambini, all’assistenza ai più fragili, all’impegno concreto per la protezione dell’ambiente, dunque per il contenimento dell’impatto delle proprie attività sul Pianeta.

Per conoscere i risultati di queste ultime azioni è sufficiente osservare le confezioni di Zucchero Classico in vendita dallo scorso maggio. I nuovi “pack parlanti” presenti in store riportano infatti i numeri della sostenibilità ambientale di Eridania, come la riduzione del 35% delle emissioni di CO2 negli ultimi 7 anni e il risparmio nel consumo di acqua, pari a 500 piscine olimpioniche all’anno.

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