Si è svolto lo scorso 10 novembre la prima edizione di INFLUENCE DAY, l’eventoideato da FLU (business unit di Uniting Group) e patrocinato dal Comune di Milano, nato perscoprire ogni aspetto del mondo dell’influencer marketing, un comparto che in Italia vale ormai quasi 300 milioni (in crescita del 8% l’ultimo anno).
Durante l’evento è stata presentata in anteprima “Follower e influencer: quale relazione possibile?”, ricerca realizzata da BVA Doxa appositamente per l’evento e per indagare il punto di vista dei consumatori sulla relazione tra influencer e brand.
Ricerca “Follower e influencer: quale relazione possibile?”
Ricerca-Doxa-Follower-e-influencer-quale-relazione-possibileLa ricerca realizzata da BVA Doxa su un campione di 1.000 individui user di Instagram e follower di almeno un influencer o personaggio famoso, ha l’obiettivo di comprendere (con un focus particolare anche a livello anagrafico):
- che cosa rende gli influencer efficaci quando si tratta di influenzare le persone all’acquisto?
- che cosa apprezza il consumatore?
- quali sono i rischi e potenzialità per le aziende?
Tra le principali evidenze emerse:
- ciascun utente segue in media 18 influencer, di cui due terzi sono influencer italiani e un terzo stranieri
- il 53% degli user di Instagram segue middle influencer, con un numero di follower tra i 500mila e 1mio di follower e il 15% i micro influencer, con follower sotto la soglia di 500 mila. Il 32% segue influencer con oltre 1mio di follower
- il 55% considera importante che gli influencer coinvolgano i propri follower, particolarmente apprezzato l’engagement dal target femminile 58% e dai follower dei micro influencer (59%)
- 83% dichiara che il post dell’influencer è il punto di partenza per un successivo acquisto
- Nel parlare di brand i followers si aspettano gli influencer siano trasparenti (per il 40% degli utenti)