Bologna capitale delle buone pratiche di sviluppo sostenibile con la 10^ edizione del Premio Vivere a spreco zero, l’iniziativa annualmente promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e inoltre dei Ministeri della Transizione Ecologica, degli Affari Esteri, del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la media partnership di Rai Radio2.
L’appuntamento con la cerimonia di Premiazione è fissato per martedì 29 novembre, dalle 15 a Palazzo D’Accursio, Sala Anziani, e si potrà seguire in streaming sul canale youtube della campagna Spreco Zero. Erano 12 le categorie in gara: dalleAmministrazioni pubbliche alle imprese, dalle scuole ai cittadini e alle associazioni, dall’Economia Circolare alla biodiversità, alla Dieta Mediterranea. Soprattutto, nel 2022 della grande siccità e della guerra in Ucraina, la speciale categoria Acqua / Energia. «La nostra ricognizione è un segnale di fiducia nell’impegno della società e dei cittadini verso il 2030: in questa 10^ edizione del Premio abbiamo monitorato idee e progetti di alto valore scientifico, etico e tecnologico, ad ogni livello – spiega il fondatore Spreco Zero, l’agroeconomista Andrea Segrè – L’impegno quotidiano di tante associazioni, scuole e dei singoli cittadini ci può guidare verso gli Obiettivi 2030, un traguardo che si profila sempre più vicino e cruciale per il futuro della specie umana sul pianeta».
A Bologna, nel corso della cerimonia di martedì, Andrea Segrè sarà affiancato dagli Ambasciatori di buone pratiche 2022 della campagna Spreco Zero, la divulgatrice scientifica Eliana Liotta e l’autore e conduttore di Caterpillar Rai Radio2 Massimo Cirri.
I lavori saranno condotti dal giornalista Antonio Cianciullo, interverrà l’Assessore comunale all’Educazione ambientale, Daniele Ara. Arriveranno da tutta Italia i vincitori della 10^ edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, e sono 3 le buone pratiche premiate in Emilia Romagna: il Comune di Imola, con il progetto “Non si butta via niente” ha vinto nella categoria Enti Pubblici, l’iniziativa è stata riconosciuta come un’efficace buona pratica, capace di alimentare sul territorio una fitta rete di recupero, prevenzione degli sprechi e solidarietà alle famiglie bisognose, coniugando l’attenzione alla sostenibilità e quella alle fasce deboli della popolazione. Il progetto è stato realizzato attraverso 3 distinti Assessorati – all’Ambiente, al Welfare, alle Attività produttive – mentre le iniziative di recupero hanno convolto Mensa Hera, Despar, Ecu, Crai, Conad, Clai e persino l’Autodromo di Imola.
Per la categoria InnovActionil titolo 2022 va all’Università di Parma con il progetto Ipsus, per il recupero e la valorizzazione di proteine estratte da sottoprodotti e scarti di alcune filiere vegetali (zucca, nocciola, uva, patata, trebbie di birra e alghe), altrimenti destinati a unirsi ai circa 1,6 miliardi di tonnellate di perdite e sprechi alimentari globali annuali. Il progetto, triennale, è guidato dalla ricercatrice Maria Paciulli, dell’Università di Parma.
E nella categoria dell’Economia Circolare la Giuria ha premiato il distretto di riutilizzo Le radici di Formigine, una realtà di riferimento per i cittadini, nella quale è possibile consegnare oggetti usati, ancora utilizzabili o riparabili, prevenendo la generazione dei rifiuti e offrendo opportunità occupazionali a cittadini di fasce deboli. Al Centro del Riuso intercomunale “Le Radici”, infatti, in affiancamento ai volontari sono inserite persone disabili segnalate dai Servizi Sociali, impegnate in laboratori socio-occupazionali.
Il Premio Vivere a Spreco Zero è sostenuto da un team di aziende e istituzioni impegnate nella promozione dei valori legati allo sviluppo sostenibile, ciascuna affianca un obiettivo del Premio. Sono Conai, Eni, Emil Banca, Conad, Natura Nuova, Unitec, Assomela, Alce Nero, Camst.