La fruizione al ristorante è cambiata notevolmente negli ultimi 3 anni. La pandemia ha infatti accelerato il processo di digitalizzazione in un’ottica sempre più omnicanale. Dalla prenotazione del tavolo al pagamento, fino ai buoni pasto dematerializzati, il digitale ora è integrato in tutta l’esperienza che gravita attorno a un pranzo o una cena fuori casa. A fare il punto sulla nuova normalità del “fuori casa” è Tilby, pmi innovativa parte del Gruppo Zucchetti che offre soluzioni cloud per la gestione del punto cassa, che ha analizzato i trend della ristorazione legati a servizi di delivery, prenotazione, buoni pasto, pranzi e pagamenti per descrivere le tendenze previste per il 2023 [1].
“Quello che stiamo vedendo è una nuova normalità della ristorazione, in cui il digitale non è solo un elemento che si innesta all’interno del bar o ristorante, ma il vero filo rosso dell’esperienza di prenotazione, ordine e pagamento”, spiega Francesco Medda, Ceo di Tilby. “Si è quindi realizzata in modo completo l’esperienza di omnicanalità: attorno al ristorante ruota un processo digitale che passa da app per l’ordinazione del delivery, fino al pagamento attraverso buoni pasto dematerializzati e scontrini digitali. Si tratta di una vera e propria dematerializzazione del supporto fisico che rende più fluida l’esperienza, abbattendo i tempi delle code e, di conseguenza, i costi per i ristoratori. Tutto questo abilitato da strumenti di cassa cloud come Tilby che consentono di gestire il ciclo di prenotazione, accoglienza e pagamento attraverso funzionalità quali la possibilità di conto al tavolo, la divisione dei conti nel punto cassa e lo scontrino digitale.” Ecco quindi i 5 trend della ristorazione che secondo Tilby caratterizzeranno il prossimo anno.
1 App di delivery integrate al punto cassa
L’acquisto di pranzi e cena attraverso servizi di delivery nel pre pandemia era un’abitudine diffusa esclusivamente tra le persone più digitalizzate. La pandemia ha portato invece alla digitalizzazione una fascia estesa di popolazione, con picchi di interesse per soluzioni di delivery soprattutto nella primavera 2020 e nel dicembre dello stesso anno, mentre a conclusione dello stato emergenziale si è normalizzato l’uso della prenotazione con un aumento della predisposizione nel periodo invernale, il sabato e in occasione di particolari eventi come le partite di calcio o la festa della mamma e del papà e in particolari orari: il picco si raggiunge tra le 19.00 e le 21.00 [2]. Data la coincidenza dei picchi di prenotazione ovviamente negli stessi orari in cui il ristorante è più affollato, risulta fondamentale per il ristoratore avere a disposizione una soluzione che consenta di gestire in maniera centralizzata tutti i canali di vendita, dalle vendite in negozio a quelle online attraverso piattaforme di delivery.
2 Pagamenti digitali e QR code per evitare le code
La ripresa post pandemia e l’operazione Italia Cashless hanno contribuito ad accelerare l’utilizzo dei sistemi di pagamento contactless e mobile; in particolare nel 2022 è evidente l’aumento di utilizzatori assidui sia in termini di frequenza d’uso mensile sia di spesa media che raggiunge i 405 euro [3]. Dal punto di vista del ristoratore è un’opportunità per accorciare i tempi per il pagamento ed evitare code in cassa in particolari momenti di picco come la pausa pranzo. Uno strumento particolarmente utile è il QR code: attraverso Tilby il ristoratore può stampare il QR code nel preconto con stampanti fiscali o non fiscali e consentire quindi al consumatore di effettuare il pagamento dallo smartphone attraverso carta di credito, digital wallet o altri strumenti di mobile payment come Satispay.
3 Buoni pasto dematerializzati
La pausa pranzo fuori casa è una pratica che è stata messa in stand by dal Covid, ma che andando a guardare l’andamento nei motori di ricerca, è ormai tornata al livello pre pandemia. In questo contesto, lo strumento di pagamento che si sta affermando sono i buoni pasto dematerializzati, che consentono di eliminare non solo i buoni cartacei ma anche le tessere magnetiche, sostituiti da un’app per smartphone. Il vantaggio di questo tipo di buoni pasto, oltre alla comodità, è una notevole riduzione delle code in cassa, che negli orari di picco come le pause pranzo porta un notevole beneficio sia al consumatore che all’esercente.
4 Scontrino digitale per i rimborsi spese
La conclusione dell’esperienza di pagamento al ristorante si è digitalizzata. Dal 2021 gli scontrini digitali sono infatti equiparati a quelli fisici. Grazie alla cassa cloud è possibile inviare ai propri clienti lo scontrino in PDF via email con lo stesso valore legale dello scontrino cartaceo. Il cliente potrà quindi archiviare il PDF firmato digitalmente per averlo sempre a disposizione senza rischiare di perderlo o danneggiarlo ed utilizzarlo come giustificativo per i rimborsi spese durante le trasferte. Naturalmente con le casse cloud come Tilby è possibile gestire anche l’emissione della fattura direttamente al tavolo e ridurre anche in questo caso le tempistiche di attesa alla cassa.
5 La lotteria degli scontrini istantanea
Il QR code sarà il protagonista anche della lotteria degli scontrini, molto probabilmente in una versione rinnovata rispetto a quella introdotta dal governo Conte nel 2021. Nel decreto aiuti quater e poi nella bozza della legge di bilancio, si è infatti parlato di un nuovo meccanismo di gestione della lotteria degli scontrini che dovrebbe diventare istantanea. Il meccanismo a cui si accenna nella bozza, che quindi deve essere confermato, prevede che sugli scontrini superiori a 1 euro sia presente un QR code, per scoprire immediatamente se si è vinto un premio in denaro. Per consentire a tutti gli esercenti di sfruttare questa opportunità, il governo prevede anche un incentivo per l’adeguamento del registratore di cassa, anche questo però da confermare.