Con le ultime partenze ed i rientri sono oltre 5 milioni gli italiani in vacanza a Capodanno per trascorrere almeno un giorno fuori casa durante le feste di fine anno. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti che evidenzia un aumento dei turisti superiore al 20% rispetto allo scorso anno, quanto le vacanze erano state fortemente frenate dalle limitazioni imposte dalla pandemia.
Per le vacanze nelle festività di fine anno si registra un deciso orientamento a rimanere in Italia, scelta quest’anno come meta dall’87% dei vacanzieri, secondo Coldiretti/Ixe’. Sul podio delle destinazioni, continua la Coldiretti, salgono le città e le località d’arte con il 54% seguite dalla montagna con il 23% mentre il resto si divide tra campagna, mare e terme. Il 57% ha scelto di alloggiare in case proprie o di parenti e amici mentre il 34% preferisce l’albergo ma tengono le formule alternative come bed and breakfast e agriturismi. Per le vacanze la spesa media è di 575 euro per persona con un aumento del 28% rispetto allo scorso anno, seppur con una forte polarizzazione tra una metà dei vacanzieri (48%) che si terrà sotto i 250 euro e un 9% che ne spenderà oltre 1000.
Tra gli svaghi insieme alle passeggiate, allo sport ed ai percorsi culturali c’è l’enogastronomia con un forte interesse per la scoperta dei prodotti locali a chilometri zero. Sono quasi 300mila gli ospiti per Capodanno a tavola negli agriturismi italiani spinti dalla tendenza a ricercare la buona tavola, ma anche la tranquillità lontano dal caos e dalle preoccupazioni delle città con la ripresa dei contagi Covid in Cina, secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica.
La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è, continua Coldiretti, la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi, ma aumenta nel contempo l’offerta di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere il consiglio – continua la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile.
’Italia – conclude la Coldiretti – può contare su una offerta capillare diffusa lungo tutta la penisola con circa 25.400 aziende agrituristiche presenti in Italia che sono in grado di offrire un potenziale di più di 294mila posti letto e 532 mila coperti per il ristoro e quasi 2.000 attività di fattoria didattica per i più piccoli.
Lenticchie portafortuna in 8 tavole su 10
Forse anche per battere la paura dell’inflazione e degli effetti della guerra nel menu dei cenone degli italiani in otto casi su dieci (82%) sono previste quest’anno le lenticchie chiamate a portar fortuna mentre il tradizionale chicco d’uva è servito nel 61% dei casi. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ sul Capodanno degli italiani che mettono sul podio dei cibi più gettonati al primo posto lo spumante con l’84% e al terzo il cotechino o lo zampone (69%).
La produzione in Italia di lenticchia – sottolinea la Coldiretti – è di circa 4,3 milioni di chili e particolarmente ricercate sono quelle Castelluccio di Norcia IGP, la cui produzione era stata duramente colpita dal terremoto ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessano (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito.
L’accoppiata vincente – continua la Coldiretti – è con ben 6 milioni di chili di cotechino e zampone consumati proprio a fine anno con gran parte della produzione nazionale che è certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, riconoscibili dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell’Unione Europea, ma si rileva anche una apprezzabile domanda di cotechini e zamponi artigianali, anche acquistati direttamente dai contadini nelle fattorie e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Non solo lenticchie tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono – continua la Coldiretti – anche i chicchi di uva. Ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell’anno. E di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. E sorprendentemente portano fortuna anche gli spaghetti – conclude Coldiretti – a patto però di cucinarli interi, senza spezzarli.