Con l’assunzione di due lavoratori nati negli anni ’60 il management di Ar.pa Lieviti si conferma in controtendenza rispetto alla maggioranza delle realtà imprenditoriali italiane del manifatturiero.
L’azienda bolognese nata nei primi anni ’70 e specializzata in lieviti, zuccheri e preparati per cucina e pasticceria, è già stata protagonista della cronaca locale nel 2018 quando, per salvare i posti di lavoro e la struttura di produzione nel territorio di Ozzano dell’Emilia, la proprietà ha scelto un passaggio di consegne anziché la vendita sul mercato, cedendo le quote ad un gruppo di sei ex-dipendenti, divenuti di fatto proprietari e amministratori dell’azienda, garantendo così continuità d’impresa con nuove idee, entusiasmo e innovazione tecnologica.
Il nuovo gruppo manageriale è così riuscito non solo nell’impresa di superare momenti di grande difficoltà come quello della pandemia o della crisi energetica, ma anche nell’arduo compito di crescere ed incrementare il fatturato a colpi di due cifre percentuali ogni anno, confermando in questo modo la lungimiranza della scelta di far crescere le risorse interne.
Con il medesimo approccio è stato quindi scelto di integrare in organico due lavoratori ultracinquantenni nei settori della logistica e della produzione. Si tratta di mansioni differenti dove, in un caso, ci sono molte relazioni verso l’esterno e, nell’altro, prevale invece la dimensione di collaborazione interna. I nuovi lavoratori si occupano infatti delle consegne e delle linee di produzione e confezione, uno in giro per il territorio e l’altro a preparare i prodotti da distribuire insieme agli altri colleghi, una dozzina in tutto, di età compresa tra i 21 e i 56 anni.
“Dopo avere incontrato e provato diversi lavoratori, anche molto più giovani, siamo stati portati a scegliere i due collaboratori con più esperienza. La nostra è un’azienda un po’ particolare, gestita da 6 ex-dipendenti, dove il confine tra il management e gli altri settori è meno netto rispetto ad altre realtà di pari dimensioni. Nei due nuovi collaboratori abbiamo ritrovato la dedizione, la serietà e la voglia di lavorare che avevamo noi quando abbiamo mosso i primi passi in Ar.pa, ed è anche per questo che sono stati accolti nel gruppo con grande entusiasmo”, afferma Carla Gherardi, Presidente Ar.pa Lieviti.
Con questa scelta in controtendenza Ar.pa Lieviti si conferma così una realtà inconsueta nel panorama imprenditoriale italiano, portando l’attenzione su alcune problematiche relative al mondo del lavoro, legate alla formazione delle nuove leve e alle esigenze di re-inserimento di lavoratori che per diversi motivi si trovano dopo molti anni alla ricerca di un nuovo impiego. Pur non trattandosi di mansioni ad alta specializzazione le due posizioni che si sono liberate in Ar.pa Lieviti richiedevano spirito di adattamento, voglia di fare, attenzione, serietà e dedizione, caratteristiche che l’azienda ha avuto difficoltà a reperire in risorse più giovani