É iniziato Sanremo. La manifestazione più seguita che da moltissimi anni fa cantare l’Italia da nord a sud, riaccende, ad ogni stagione, il piacere per il bel canto e per la convivialità che la musica regala. E se le note sono la colonna sonora della settimana sanremese, alle note di gusto ci pensa Vecchio Amaro del Capo.
L’amaro più amato è anche il più cantato, come sottolinea Nuccio Caffo amministratore delegato di Gruppo Caffo 1915: “La musica è espressione dello spirito di Vecchio Amaro del Capo, capace di creare momenti dove socialità e il piacere di stare insieme sono protagonisti, proprio come succede quando ci si incontra ad un concerto o ad evento canoro di cui Sanremo è massima espressione”.
La musica fa parte del DNA di Vecchio Amaro del Capo che deve la sua popolarità anche al jingle interpretato da Luca e Daniela Sardella che insieme cantavano: «Voglio l’Amaro del Capo, spettacolare ghiacciato!», con il quel refrain che ha fatto la fortuna della canzone. Un vero tormentone consegnato alla storia e che sarebbe potuto diventare una hit di Sanremo. Infatti, se la canzone fosse stata un inedito, avrebbe potuto partecipare ad una delle passate edizioni del Festival, come ha raccontato più volte lo stesso Sardella
E la stessa memorabilità, si appresta a raggiungerla anche il nuovo jingle di Vecchio Amaro del Capo, lanciato pochi mesi fa e già entrato nella testa degli italiani per il suo ritmo irrefrenabile e contagioso. Tutti ormai conoscono e cantano: «Capo, capo, capo, capo, l’amaro più amato, capolavoro ghiacciato», sulle note composte da N.A.I.P., un artista originale che fonde generi diversi in un match dicotomico che stupisce e rapisce. La sua musica è popolare unica con peculiarità originali, capace di coinvolgere un pubblico ampio e trasversale come sottolinea lo stesso N.A.I.P.: “Abbracciare questo progetto è stato naturale per me. Sono nato a Lamezia Terme e nelle mie vene c’è la Calabria come dentro a Vecchio Amaro del Capo. Comporre per
Vecchio Amaro del Capo ha avuto per me un valore artistico come già in passato è stato per la pittura pop. In realtà, questa operazione unisce il mio percorso musicale alle mie radici per questo è stato semplice creare il jingle. Questo brano sembrava aspettasse solo di essere scritto e così è stato, tanto che mi ha ispirato una canzone che ho scritto e che ho chiamato «Ho bisogno di …»”.
E per sottolineare come musica e Vecchio Amaro del Capo siano un binomio che funziona, per la settimana sanremese il jingle di N.A.I.P. sarà on air grazie a una intensa campagna pianificata sulle più importanti radio nazionali.
Arte, radici, storia, made in Italy questo è Vecchio Amaro del Capo che porta la cultura e la tradizione italiana nel mondo. Così come accade per le altre referenze che appartengono a Gruppo Caffo 1915: “Abbiamo raccolto oltre duemila ricette che costudiamo nella nostra Distilleria F.lli Caffo. E se si sommano gli anni dei nostri marchi storici, superiamo i mille anni di storia. Tra i nostri obiettivi, mettiamo la volontà di proteggere quei prodotti che hanno una reale storicità, con radici che affondano nel vero e profondo significato di Made in Italy. Un patrimonio che il mondo ci invidia e che vogliamo conservare e far rivivere”, conclude Nuccio Caffo.