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Mer. Nov 20th, 2024

“Ti va di prenderci un caffè?”. Sono tante le coppie che collezionano, tra i loro primi ricordi, quei timidi sorrisi scambiati al tavolino del bar. Un caffè insieme è infatti un momento perfetto per scoprirsi e conoscersi meglio. Perché un caffè rappresenta un primo appuntamento non troppo impegnativo, un’occasione più rilassata per chi non se la sente di gestire la pressione di un incontro più formale o di passare troppo tempo con qualcuno che conosce appena, ma anche la sicurezza di un comfort food che spazza via l’imbarazzo e mette subito a proprio agio.


Quella del “microdating” è una tendenza che ai giorni nostri sta diventando sempre più popolare. Incontri in versione micro, momenti brevi e concentrati, come un’ottima pausa caffè. Vedersi per un caffè è infatti un momento leggero che non comporta lo sforzo di pianificare una cena e tantomeno l’ansia di trascorrere un’intera serata con qualcuno con cui non sappiamo se ci sarà feeling. Inoltre, in un tempo più limitato la soglia di attenzione si alza, l’ascolto diventa più attivo e si dà più importanza a quello che il nostro interlocutore dice e fa. E in questo modo, lontani da ogni imbarazzo, creare empatia e passare insieme del tempo di qualità diventa subito più facile.


“Il rito del caffè è per eccellenza il momento di massima convivialità, in cui le persone si uniscono e si godono i piccoli piaceri della vita. Secondo l’indagine Astra che abbiamo commissionato come Consorzio Promozione Caffè è emerso come, soprattutto per i più giovani, il caffè non sia solo un fiore all’occhiello del nostro made in Italy ma anche un sinonimo di condivisione sociale e una consuetudine da condividere con altre persone. Davanti ad un caffè è possibile vivere gioie, speranze e perché no, anche nuovi amori” afferma Michele Monzini, Presidente di Consorzio Promozione Caffè.


Il caffè è quindi una bevanda che fa bene al cuore, e possiamo dirlo proprio in tutti i sensi. È anche la scienza, infatti, a confermarlo. Secondo le ultime ricerche esisterebbe un’associazione tra un consumo di caffè e un ridotto rischio di malattie cardiovascolari: lo evidenzia un nuovo rapporto condotto dall’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) curato dal Professor Kjeld Hermansen, del Dipartimento di Medicina Clinica dell’Università di Aarhus (Danimarca), che esamina le più recenti conferme sul ruolo del caffè nella riduzione del rischio di queste patologie, confermando come il caffè rappresenti un piacere quotidiano che può avere un effetto favorevole per il cuore.


Gli ultimi studi confermano infatti che:


Un consumo moderato di caffè al giorno è associato a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e mortalità.

Un significativo effetto protettivo del consumo di caffè per malattie cardiovascolari, ipertensione e rischio di fibrillazione atriale a partire da 3 tazze al giorno
Il caffè è stato identificato come fonte di “effetti favorevoli” sia dalla Società Europea di Ipertensione (ESH) che dalla Società Europea di Cardiologia (ESC).


“Bere quantità moderate di caffè non solo è associato a un minor rischio di malattie cardiache, ma anche a una vita più lunga. Queste tendenze valgono sia per le persone con che senza problemi cardiovascolari. I chicchi di caffè hanno oltre 100 composti biologicamente attivi. Sostanze che possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo, l’infiammazione e migliorare la sensibilità all’insulina e il metabolismo” conclude il Professor Kjeld Hermansen.

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