Cresce la quota di fatturato biologico nel sistema cooperativo agroalimentare. Nel corso del 2021 il giro d’affari complessivo ha superato i 2,8 miliardi di euro, con una quota pari a oltre il 30% del valore complessivo del mercato biologico che secondo gli ultimi dati di Ismea è stimato in circa 8 miliardi di euro, tra mercato interno ed export. Sono alcuni dei dati resi noti oggi a margine di una iniziativa organizzata da Alleanza cooperative Agroalimentare a Roma dal titolo “A tavola con il biologico”, che si è svolta alla presenza del presidente Carlo Piccinini.
Più di una cooperativa su quattro delle 4.300 aderenti ad Alleanza Cooperative produce biologico: su 4.000 cooperative aderenti sono oltre 700 le aziende registrati come operatori biologico nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian). Secondo un’indagine interna realizzata dall’Alleanza Cooperative, il 23% delle cooperative attive nella produzione biologiche sono aziende biologiche al 100%, con una produzione esclusivamente biologica. Inoltre, in 3 cooperative su 10 tra quelle attive nel biologico, la produzione bio supera il 50% del totale.
L’indagine congiunturale realizzata nel mese di febbraio – riprede Adnkronos – ha inoltre evidenziato come il sentiment di mercato nel segmento biologico sia di segno positivo: nonostante il clima di profonda incertezza, il surriscaldamento dei prezzi delle materie prime, l’inflazione e le crisi geopolitiche si segnala un saldo positivo nei giudizi dei cooperatori. Secondo il 30% delle cooperative biologiche interpellate, la domanda di prodotti biologici tenderà ad aumentare rispetto allo scorso anno, sarà invece tendenzialmente stazionaria per il 51%. Per il 26% del campione anche il fatturato è previsto in crescita, peraltro non sostenuto dall’aumento dei prezzi di vendita.
L’Alleanza cooperative ha anche annunciato la firma di un protocollo di intesa sottoscritto con Ismea finalizzato ad approfondire la conoscenza delle dinamiche di mercato delle diverse produzioni del comparto biologico cooperativo, attraverso l’analisi dei dati strutturali del comparto, e l’organizzazione di eventi e attività di comunicazione relative ai dati e alle analisi realizzate.
Analizzando alcuni dei dati sui bilanci 2021 di circa 500 cooperative biologiche contenuti in una indagine presentata da Ismea, il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini ha evidenziato come “il dato relativo all’incremento dei costi appare sicuramente significativo, tuttavia si tratta di un dato che occorre leggere con attenzione, poiché è una voce in cui incidono insieme agli aumenti dei fattori di produzione anche la valorizzazione dei prodotti conferiti dai propri soci”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal coordinatore del settore biologico di Alleanza cooperative, Francesco Torriani. “La crescita della cooperazione nel settore biologico è una buona notizia – ha detto – il binomio tra cooperazione e biologico ha davvero le caratteristiche per essere un binomio virtuoso per lo sviluppo della nostra agricoltura, in coerenza con gli obiettivi della nuova Politica Agricola e del Green deal europeo”. Torriani ha anche evidenziato come la cooperazione biologica abbia “la capacità di tenere assieme le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile in maniera virtuosa e integrata lungo tutta la filiera, dalla produzione agricola allo stoccaggio, dalla trasformazione alla commercializzazione, fino alla distribuzione finale del cibo”.