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Mer. Nov 20th, 2024

Gli acquisti di limone fresco oggi coinvolgono il 70% delle famiglie italiane, pari a oltre 40 milioni di individui all’anno con un acquisto medio di 6 chilogrammi di prodotto per famiglia (dati CSO/GFK) per un’offerta di circa 450.000 tonnellate in Italia.

Gli italiani preferiscono il limone confezionato rispetto allo sfuso e non hanno percezione della stagionalità del prodotto ma prediligono la provenienza italiana.

Il valore dell’Indicazione Geografica Protetta è rilevante, infatti, secondo l’ultimo rapporto Ismea, sui 384 milioni di euro sviluppati dall’ortofrutta DOP e IGP 36 milioni derivano dagli agrumi.

“L’italianità e il legame con il territorio d’origine”, ha dichiarato Alessandra Campisi, Presidente del Consorzio del Limone di Siracusa IGP, “sono la forza del nostro prodotto e determinano un valore aggiunto che va di pari passo con l’eccellenza qualitativa percepibile.”

“Credo che, in questo momento storico in cui è sempre più evidente l’incidenza del cambiamento climatico nelle performance produttive delle colture sia fondamentale raggiungere il consumatore ponendo l’accento sulla eccellenza del prodotto IGP. Il limone di Siracusa IGP non deve essere banalizzato nei reparti ortofrutta ma deve avere una precisa identità, percepibile da parte dei consumatori”, prosegue la Presidente Campisi, “abbiamo un’ottima visibilità sui social che attesta il grande interesse del pubblico per un prodotto unico, come la sua terra, la Sicilia. La campagna digital messa in atto con il supporto di CSO Italy, ha raggiunto in 40 giorni, oltre 500.000 visualizzazioni e soprattutto un elevato engagement con i consumatori con frequenti messaggi, condivisioni e commenti sui post. Il pubblico apprezza l’origine certificata, le proposte di utilizzo del prodotto ricettato, i consigli salutistici”.

Analizzando il target nello specifico si rileva che oltre il 55% dei contatti raggiunti è di genere maschile e l’età media dei follower va dai 25 ai 44 anni.

“Credo che, nonostante le grandi difficoltà generalizzate di questa campagna”, conclude Alessandra Campisi, “sia fondamentale raggiungere il consumatore con una comunicazione efficace e coinvolgente e una presenza definita e identitaria in GDO. I risultati di questa sinergia potrebbero sorprendere positivamente.”

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