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Mirco CerisolaMirco Cerisola

Il 10% degli sprechi alimentari è dovuto a un’incomprensione tra le date riportate sulle etichette dei prodotti. Si tratta di una perdita di circa 100 euro all’anno per famiglia. Esistono soluzioni semplici per aiutare efficacemente le famiglie a evitare di buttare via prodotti che avrebbero potuto essere consumati dopo la data di scadenza, pur prendendo alcune precauzioni.

Per ridurre gli sprechi alimentari, soprattutto all’interno delle famiglie, l’Unione Europea sta lavorando per rivedere le norme europee sull’etichettatura dei prodotti, aiutando i consumatori a comprendere meglio le date attraverso facilitazioni e differenziazioni sulle confezioni tra data di scadenza e dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” – ad indicare che l’alimento potrebbe perdere alcune qualità specifiche, senza tuttavia costituire un pericolo per la salute.

È chiaro che questo sviluppo, a seconda di ciò che verrà proposto e dei cambiamenti concreti che la revisione potrebbe apportare, potrebbe quindi essere un buon passo avanti per migliorare le abitudini dei consumatori.

Noi di Too Good To Go, impegnati ogni giorno a ridurre gli sprechi alimentari, siamo favorevoli a questa revisione. L’accelerazione di questa differenziazione su scala europea dovrebbe quindi consentire un maggiore impatto economico e ambientale, perché l’impegno a ridurre gli sprechi alimentari è una delle prime soluzioni individuate per combattere il riscaldamento globale“, spiega Mirco Cerisola, Country Director per l’Italia di Too Good To Go

Oltre a una migliore comprensione della data di scadenza e quindi di come consumare i prodotti, questa revisione potrebbe anche far risparmiare le famiglie. Per questo motivo, Too Good To Go ha ideato e lanciato l’etichetta “Guarda – Annusa – Assaggia” in collaborazione con i suoi partner per facilitare la differenziazione e ridurre gli sprechi alimentari. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i consumatori, incoraggiandoli a usare i propri sensi per determinare se un prodotto con una data di scadenza può ancora essere consumato dopo tale data.

L’etichetta è già stata applicata da più di 445 partner industriali ed è presente in 13 Paesi europei, su più di 7.000 assortimenti, ovvero più di 1,5 miliardi di prodotti e i risultati dimostrano che questo pittogramma aiuta a sensibilizzare i consumatori: questo perché secondo Too Good To Go una distinzione visiva dovrebbe essere preferita a una modifica del testo sulla confezione. Infatti, immagini, pittogrammi e colori distintivi sono necessari per una migliore comprensione da parte dei consumatori.

Riteniamo inoltre che la revisione del regolamento da parte dell’UE debba essere seguita da una campagna di sensibilizzazione per garantire che il messaggio arrivi al maggior numero di persone possibile. Siamo disposti a collaborare con le autorità pubbliche per condividere le nostre competenze ed esperienze e contribuire al raggiungimento di questo obiettivo“, conclude Mirco Cerisola.

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