Budweiser, gigante Usa della birra, decide di mettere il viso della transgender Dylan Mulvaney sulle lattine della Bud Light e le vendite crollano: -5% in Borsa, un buco da 5 miliardi.
L’azienda ha ritirato lo spot proponendone un altro di segno molto diverso, per l’altra sua birra, la Budweiser, sfruttando questa volta l’immagine iconica dei cavalli Budweiser Clydesdale.
La vicenda, ricorda Dissapore, nasce dall’idea di Anheuser-Busch di realizzare una lattina della birra Bud Light da dedicare all’attivista transgender Dylan Mulvaney. Tali lattine non sono destinate alla vendita al pubblico, ma sono un omaggio che ogni tanto Bud Light fa a questa o quella personalità.
Solo che in questo caso la campagna pubblicitaria denominata “365 Days of Girlhood” non ha avuto l’effetto sperato.
Così Anheuser-Busch ha cercato di mettere una pezza alla situazione realizzando un video pubblicitario patriottico che più patriottico non si può sfruttando la combo birra Budweiser+cavalli Clydesdale.
Nella pubblicità si vede uno dei famosi cavalli Clydesdale di Budweiser mentre attraversa gli Stati Uniti da New York al Grand Canyon, visitando i luoghi più iconici Made in USA. Il tutto mentre un infervorato narratore declama un messaggio patriottico, dichiarando che “Questa è una storia più grande della birra” e “Questa è la storia dello spirito americano”.